venerdì 14 ottobre 2011

Boom di autovelox

Boom di autovelox e speed check. Dopo l'estate di sangue sulle strade mantovane, culminata con la morte di Ornella e Benedetta, mamma e figlia travolti da un camion a Piubega, il numero totale dei rilevatori di velocità fissi è salito a 26. Un anno fa erano sei in meno. Ma non solo. Fioccano le richieste di nulla osta da parte dei sindaci per poter mettere i rallentatori a cabina nei centri urbani.
«La sicurezza stradale è una priorità assoluta – spiega l'assessore provinciale Maurizio Castelli – e gli autovelox sono un deterrente molto utile, così come sono fondamentali i lavori di manutenzione e la cura delle principali arterie del Mantovano. La maggior parte degli incidenti che hanno funestato gli ultimi mesi sono scaturiti da eccessi di velocità, quindi l'installazione di nuove postazioni fisse è una soluzione di buon senso». Ma vediamo quali sono le novità degli ultimi mesi. 

Cavriana passa da tre a quattro autovelox, confermandosi il Comune più attento a punire chi esagera con l'acceleratore. Nelle ultime settimane, poi, alcuni paesi, hanno chiesto e ottenuto da Prefettura e Provincia l'autorizzazione a posizionare rilevatori fissi: Piubega, San Giacomo e Volta Mantovana, oltre a Goito che ne ospiterà due. Queste sei cabine, però, non sono ancora attive: concluso l’iter burocratico, ora si tratterà di metterli in funzione. Tra quanto? Nel giro di un mese. Tempi tecnici, insomma.
Meno definita, invece, è la situazione dei cosiddetti speed check, sostanzialmente scatole vuote che ricordano agli automobilisti i limiti di velocità della strada che stanno percorrendo. Le colonnine possono fungere da semplice dissuasore oppure, alloggiando al proprio interno le apparecchiature di rilevazione della velocità, possono diventare un vero e proprio autovelox per il centro paese.
Da tempo però è in atto una vera e propria battaglia di interpretazione sulla legge che regola l’uso degli speed check, che almeno in teoria, possono essere attivi solo in presenza di un vigile. «Il Ministero – spiegano i tecnici di Palazzo di Bagno – non ha ancora fatto chiarezza e quindi abbiamo deciso di dare il nulla osta a tutti i Comuni che chiedono di installare gli speed check. L’unica condizione che poniamo è che la colonnina non sia di intralcio al passaggio sul marciapiede dei cittadini, in particolare dei portatori di handicap».
Sulla scrivania della Provincia, negli ultimi mesi sono arrivate una decina di richieste. A Guidizzolo, Virgilio, Gazoldo, Bozzolo, Castiglione e Ceresara, ad esempio, i dissuasori hanno già iniziato a pizzicare centinaia di automobilisti. Multe in centro paese in arrivo – c’è da scommeterci – in molti altri comuni del Mantovano.

da gazzetta di mantova

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