domenica 29 luglio 2012

Il Sindaco preoccupato per l’ospedale Oglio Po

Il sindaco Anna Compagnoni ha scritto ieri all'onorevole Torchio sull’Oglio Po, dichiarandosi d’accordo con lui. Torchio ha interrogato il presidente e la Giunta Provinciale di Cremona se saranno mantenute le garanzie espresse anche recentemente dalla Provincia. Questo per fornire certezze di prospettiva agli utenti e a quanti vi lavorano. Torchio evidenzia le preoccupazioni specifiche della mancata nomina di primari all'Oglio Po, la questione del laboratorio di analisi, l'eventuale conseguenze dei provvedimenti annunciati della "spending review".
------------------------------------
Leggi su gazzetta di mantova

sabato 28 luglio 2012

Froldi, il ladro era entrato una settimana prima del delitto

Gli inquirenti stanno esaminando con grande attenzione la circostanza, che getta una nuova luce sull’omicidio di Rodolfo Froldi. Diversi giorni prima del delitto, probabilmente di notte, quando le finestre dei vicini che si affacciano sulla via stretta erano deserte. Materassi stracciati, e diversi cassetti messi a soqquadro. Ma cosa cercava l’intruso in una casa in cui, era cosa nota, Froldi non teneva alcun oggetto di valore? Forse un tesoro nascosto o qualcosa che poteva avere un valore solo per lui, come un documento, delle carte, o forse un impegno di pagamento? I parenti dell’agricoltore, inoltre, sostengono che dalla casa manca una copia delle chiavi. Potrebbe averle prese l’intruso con l’idea di tornare nell’appartamento, oppure l’assassino dalle tasche di Froldi subito dopo il delitto.
------------------------------------
Leggi su gazzetta di mantova

mercoledì 25 luglio 2012

Supera i 7 milioni il debito del Comune

Il Comune perde il ricorso in Cassazione. La questione risale agli anni 80 quando il Comune espropriò d'urgenza i terreni del primo Pip Lombardia dell'omonima via. La famiglia Compagnoni si oppose e nacque una lunga querelle fino alla sentenza della corte d’appello del 2010. Dopo incontri coi ricorrenti, la giunta si sarebbe divisa tra chi insisteva per accordarsi per una transazione e chi riteneva invece troppo onerosa la quota a carico del Comune, che ha poi presentato ricorso in Cassazione. La famiglia ha presentato un ricorso incidentale ritenendo insufficiente il ristoro stabilito. Non si conosce per ora il dispositivo della suprema corte, ma a quanto trapela a Bozzolo è stato sicuramente rigettato il ricorso del Comune che sosteneva la parziale illegittimità della sentenza d’appello anche perché adeguava i prezzi di allora agli attuali. Nel 2010, dopo la condanna della corte di appello di Brescia, la cifra effettiva era già di 950mila euro, e il comune disponeva solo di un terzo della somma. In teoria potrebbe rivalersi su quanti hanno acquistato i lotti di terreno, ma diverse proprietà sono cambiate e alcuni hanno acquisto i lotti all'asta per realizzare i propri capannoni. Tra i beni immobili sarebbe pignorabile solo l'ex Asilo Bozzetti adibito a farmacia e Centro Medico ma bisognerebbe vedere la posizione della Corte dei Conti nel caso di una simile alienazione. Il debito che era già di 6.398.491 con questa aggiunta arriva a superare i 7.300.000€ cifra che è preludio al dissesto.
------------------------------------
Leggi su gazzetta di mantova

lunedì 23 luglio 2012

75mila euro dalle multe

Sono stati suddivise le entrate provenienti da sanzioni amministrative da violazioni del codice della strada.
L’entrata stimata dal bilancio di previsione in 75mila euro andrà:
- 8.000 all’acquisto di strumenti tecnici per la sicurezza stradale
- 5.000 per acquisto di segnaletica stradale
- 24.500 per spese diverse di manutenzione strade. 
- 37.500 sono stati prudenzialmente destinati alla Amministrazione Provinciale in quanto è uscito da qualche mese il decreto attuativo della ripartizione dei proventi. La ex Statale 10 è infatti strada provinciale
------------------------------------
Leggi su gazzetta di mantova

martedì 17 luglio 2012

Froldi, l’assassino è del paese

L’assassino di Rodolfo Froldi, l'agricoltore di settantasei anni trovato senza vita in un campo di mais, è del paese. Ne sono sempre più convinti gli investigatori che da due settimane, stanno lavorando al caso. Le prove testimoniali raccolte e gli esiti delle intercettazioni telefoniche vanno tutte in questa direzione. Emerge anche una seconda ipotesi: che l’omicida si sia servito di almeno un complice. L’agricoltore è stato raggiunto da un numero spropositato di colpi che difficilmente una sola persona avrebbe potuto mettere a segno.
Chi gli ha teso l’agguato a quell’ora della notte conosceva con estrema precisione l’orario dei suoi spostamenti. Non s’è trattato di rapina, né di violenza sessuale e nemmeno di un tentativo di sequestro. E’ la brutale reazione di qualcuno che odiava Rodolfo Froldi. Un rancore coltivato forse da anni, sfociato nel gesto estremo.
------------------------------------
Leggi su gazzetta di mantova

sabato 14 luglio 2012

Froldi, omicidio con pista locale

I funerali passati ai raggi X Chi c’era e chi non c’era. Chi era seduto e accanto a chi. L’ultimo addio a Rodolfo Froldi, l’agricoltore di Bozzolo ucciso la settimana scorsa, è andato in archivio per la comunità bozzolese. Ma non per gli inquirenti, che mercoledì mattina erano osservatori attenti della cerimonia funebre proprio per poter cogliere indizi utili alle indagini. Testimonianze di affetto e amicizia per il defunto, strette di mano alla famiglia, o, viceversa, atteggiamenti distaccati piuttosto che l’assenza. Atteggiamenti come questi sono stati tenuti d’occhio e annotati, mentre gli inquirenti al lavoro sul caso hanno acquisito anche fotografie riguardano la cerimonia celebrata da don Maccalli. Gesti che possono non avere alcun valore per le indagini, ma che al contrario potrebbero essere rivelatori di sentimenti e rapporti tenuti sotto traccia dalla comunità e difficili da cogliere se non se ne fa parte.
------------------------------------
Leggi su gazzetta di mantova

venerdì 13 luglio 2012

Solo i morti si pagano i costi

Da una valutazione dei servizi a domanda individuale gestiti dal comune pare che solamente l'illuminazione votiva copra quasi per intero i costi sostenuti.
Di seguito un elenco dei servizi con i relativi costi e la relativa copertura a partire dal maggior contributo comunale: 
------------------------------------
Mensa scolastica 
entrate/proventi 5.800
contributo comunale 40.131
spese/costi 45.931
% di copertura 12,63
------------------------------------
Uso sala civica e polivalente 
entrate/proventi 3.000
spese/costi 41.100
contributo comunale 38.000
% di copertura 18,79
------------------------------------
Trasporto scolastico 
entrate/proventi 2.500 
contributo comunale 36.300
spese/costi 38.800 
% di copertura 6,44

martedì 10 luglio 2012

Froldi, sull’auto tracce del killer

I carabinieri hanno sigillato la Panda trovata non molto distante dal luogo dell’omicidio, nelle campagne di Bozzolo.
Il segreto della morte di Rodolfo Froldi, l’agricoltore 76enne di Bozzolo trovato cadavere in un campo di mais, potrebbe essere racchiuso nella sua Panda verde. I carabinieri l’hanno completamente sigillata, in attesa di sottoporla ad accurati controlli. Questo in base a una delle ipotesi formulate dagli investigatori: su quell’auto l’assassino potrebbe essere salito o avere lasciato impronte digitali e tracce biologiche.
Fin dall’inizio i carabinieri hanno considerato anomalo il luogo dove l’utilitaria della vittima è stata rinvenuta: a mezzo chilometro di distanza dall’impianto di irrigazione. Non era mai successo, anche perché Froldi, malato di cuore e debole di gambe, difficilmente avrebbe affrontato una così lunga camminata. È su questa anomalia che gli uomini dell’Arma stanno concentrando la loro attenzione.
Perché la Panda è stata parcheggiata in quel punto? Di ora in ora si fa più forte la convinzione che a servirsene sia stato proprio l’assassino per allontanarsi rapidamente dal luogo dove ha aggredito la vittima, vale a dire nei pressi dell’impianto di irrigazione. L’ha usata per raggiungere la statale dove sarebbe salito su un’altra vettura.
----------------------------------
Leggi su gazzetta di mantova

----------------------------------
Massacrato in un agguato tra l’una e le due di notte
Leggi su gazzetta di mantova
----------------------------------
Domani mattina i funerali Stasera il rosario in chiesa
Leggi su gazzetta di mantova
----------------------------------
L’amico sacerdote che benedì la salma «Era un generoso»
Leggi su gazzetta di mantova
----------------------------------
Caccia all’inquilino sfrattato
Leggi su gazzetta di mantova

Froldi, mercoledì 11 ore 10:00 il funerale


E' mancato all'affetto dei suoi cari
RODOLFO FROLDI
di anni 76
Ne danno il triste annuncio il figlio PIERANGELO, l'affezionata FRANCA, la sorella CARLA con GIORGIO, i cugini, i nipoti e i parenti tutti.
La cara salma giungerà dall'Ospedale Civile Carlo Poma di Mantova alla chiesa di San Pietro oggi alle ore 18.45.
I funerali si svolgeranno mercoledì alle ore 10.00 indi al cimitero locale.
Si ringraziano tutti coloro che parteciperanno al lutto della famiglia.
Il Santo Rosario sarà recitato oggi alle ore 21.00.

lunedì 9 luglio 2012

Rodolo Froldi aveva creato un impero

Tantissimi terreni. Da Bozzolo fino ad Acquanegra. E poi un mare di proprietà immobiliari sparse per tutto il paese: l’intero stabile dell’ex cinema Odeon, con il bar e il negozio di pizza al trancio, altri locali dati in affitto all’edicolante e, di recente, a un notaio. E poi appartamenti, tanti. Questo era l’impero di Rodolfo Froldi.
Una fortuna di soldi e proprietà immobiliari creata nel corso di anni, in una vita intera passata tra ben pochi svaghi. Dedicata interamente al lavoro. Perché nonostante avesse da parte una fortuna da piccolo paperone, l’agricoltore 76enne aveva scelto per sé una vita di estrema semplicità.
Pochi i legami affettivi o di parentela. Una sorella, Carla, che vive a Genova e che condivide con lui alcune proprietà. Un figlio, Pierangelo, avuto cinquant’anni fa da una donna del paese, Franca Bozzola, di cui lui trent’anni fa circa aveva riconosciuto la paternità. Il ragazzo è cresciuto a Bozzolo fino a vent’anni, poi è andato a vivere anche lui a Genova, insieme con la madre e il nuovo compagno. Ma il legame col papà c’era: ogni fine settimana, dicono in paese, Pierangelo lasciava il suo lavoro e la sua casa a Sampierdarena, popoloso quartiere di Genova, per venire a Bozzolo ad aiutare il padre nell’attività nei campi
----------------------------------
In anni di sacrifici aveva creato un impero
Leggi su gazzetta di mantova
----------------------------------
Picchiato e ferito ha cercato di fuggire
Leggi su gazzetta di mantova
----------------------------------
«A terra il suo cappello: ho temuto il peggio»
Leggi su gazzetta di mantova
----------------------------------
I dati del Consorzio hanno registrato le sue ultime ore
Leggi su gazzetta di mantova
----------------------------------
Sigilli alle porte dell’abitazione
Leggi su gazzetta di mantova

----------------------------------
I parenti: «Lasciateci nel nostro dolore»
Leggi su gazzetta di mantova
----------------------------------
I conoscenti: Rodolfo qualche nemico l’aveva
Leggi su gazzetta di mantova


sabato 7 luglio 2012

Rodolo Froldi è stato ucciso


Un anziano agricoltore è stato ucciso a Bozzolo. Scomparso da mercoledì, i cani dei vigili del fuoco lo hanno trovato in mezzo a un campo di granoturco a Bozzolo. Aveva i polsi legati con uno spago e l’ipotesi degli investigatori è che sia stato ucciso in un luogo diverso e poi abbandonato dove è stato ritrovato.
La vittima è Rodolo Froldi, 76 anni, agricoltore residente a Bozzolo. L’uomo mancava da casa da due giorni e il suo cadavere è stato ritrovato alle 19.30 dai vigili del fuoco che in giornata, su richiesta della famiglia, avevano iniziato le ricerche nelle campagne circostanti l’abitazione, una casa colonica.
Inizialmente al ritrovamento del corpo si era pensato a una disgrazia o a un suicidio; poi i soccorritori del 118 si sono accorti che l’uomo aveva i polsi legati e, quindi, l’ipotesi dell’omicidio ha perso il sopravvento su tutte le altre. Il corpo dell’agricoltore era in un campo che aveva in affitto, a qualche chilometro di distanza da casa, e che prima della scomparsa aveva raggiunto per irrigarlo. Al momento non è stato possibile sapere se sul corpo vi siano ferite da arma da fuoco o da taglio.
----------------------------------
Era suo lo storico teatro Odeon
Leggi su gazzetta di mantova

Legato ai polsi e ucciso nel campo di mais

Sul corpo, secondo i primi accertamenti condotti dal medico legale, non ci sarebbero escoriazioni né segni di violenza. L’uomo potrebbe essere stato aggredito, legato e poi essere morto per lo choc. Oppure soffocato dall’aggressore. Entrambe le scarpe erano in mezzo al granoturco, a diversi metri di distanza dal corpo, che coricato sul fianco sinistro, era vestito ma con i pantaloni leggermente abbassati: particolari che fanno pensare che sia stato trascinato. Forse è stato aggredito vicino all’irrigatore e poi portato nel luogo del ritrovamento. Ipotesi, per il momento, che dovranno essere vagliate dall’autopsia. Ieri sera, subito dopo il ritrovamento, è arrivato al Tezzoglio il capitano Alessandro Zelasio, comandante dei carabinieri di Viadana, a coordinare i militari di Bozzolo e Marcaria, con gli investigatori della Scientifica di Mantova e il colonnello Gerardo Renzi. Gli accertamenti sono continuati fino a tarda notte, illuminati dalle fotocellule dei vigili del fuoco. Gli investigatori hanno controllato palmo a palmo il campo, piegando ad uno a uno i fusti del granoturco, alla caccia delle impronte dell’assassino, che, però, potrebbero essere state cancellate dal forte getto dell’irrigatore che pesca acqua nel fosso. Aggressione a scopo di rapina? Sequestro? Vendetta? Per ora tutte le ipotesi sono aperte.
----------------------------------
da gazzetta di mantova

Il figlio accorso nel campo insieme agli amici

Froldi non si era mai sposato, ma negli ultimi anni aveva riconosciuto un figlio, Pierangelo, con cui aveva riallacciato i rapporti.
Proprio Pierangelo, ieri in tardo pomeriggio, è arrivato sul posto da Genova, chiamato dai carabinieri. Seduto in macchina, in attesa di notizie dalle forze dell’ordine, ha stretto mani e ricevuto, immobile e muto, pacche sulle spalle e abbracci dai tanti amici del padre, dai colleghi di Coldiretti, tra cui Alberto Lombardi, arrivati nel campo per accertarsi della voce che stava circolando in paese. Poche parole, teste basse, l’incredulità negli occhi di tutti per qualcosa mai successo in paese, ad una persona conosciuta.
Perché una cosa del genere? 
Chi può essere stato?
----------------------------------
da gazzetta di mantova

lunedì 2 luglio 2012

Strage di Viareggio: omicidio colposo per i vertici Cima

I reati di cui sono accusati i quattro: incendio colposo, disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni personali colpose. I capi di imputazione sono identici per tutti: 
- Daniele Gobbi Frattini, 49enne di Gazzuolo, cioè il responsabile tecnico della Cima e della commessa carri 
- Paolo Pizzadini, 52enne di Mantova, capocommessa del settore carri e responsabile tecnico del reparto sale
- Massimo Vighini, 42enne di Bozzolo, caposquadra addetto al controllo finale
- Giuseppe Pacchioni, titolare della Cima ma inquadrato dagli atti come direttore generale
Il punto centrale dell’accusa è il fatto che i quattro dirigenti della Cima non si siano accorti, attraverso un adeguato controllo, dello stato di ammaloramento di pezzo montato, un assile, del quale era «visivamente evidente» l’ossidazione del colletto, cioè proprio il punto in cui è più probabile che si crei una frattura. Così poi purtroppo avvenne, causando il disastro.
----------------------------------
da gazzetta di mantova

domenica 1 luglio 2012

Cima, indagati Direttore e 3 dipendenti


Trentadue indagati, e tra loro anche quattro mantovani: il titolare 52enne della Cima Riparazioni di Bozzolo, Giuseppe Pacchioni, il responsabile di manutenzioni, Paolo Pizzadini, 52enne di Mantova, e due operai, Daniele Gobbi Frattini, 49enne di Gazzuolo, e Massimo Vighini, 42enne di Bozzolo. Ma a essere chiamata in causa per la strage ferroviaria di Viareggio, di cui ieri ricorreva il terzo anniversario, con 32 vittime, è anche la stessa Cima Riparazioni in quanto società.
La chiusura delle indagini, con il relativo avviso spedito alle persone e alle società coinvolte (le persone indagate sono diminuite da 38 a 32, le società sono invece salite da otto a nove), è arrivata proprio alla vigilia del terzo anniversario che a Viareggio è stato ricordato con una grande manifestazione.
----------------------------------
da gazzetta di mantova