mercoledì 11 giugno 2014

VERBALE UNICO DEGLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI COMUNALI NELLA SEDUTA DELL’11 GIUGNO 2014

Torchio Giuseppe, Sindaco del Comune di Bozzolo:
<Informo che sono a disposizione dei consiglieri i documenti: vademecum ANCI per l'amministratore; Statuto comunale; Regolamento per il funzionamento del Consiglio; articoli del capo secondo del titolo terzo: 78, s79 e successivi del decreto legislativo 267/2000, concernenti lo status degli amministratori locali e naturalmente gli aggiornamenti vi saranno inviati perché l'associazione dei Comuni sta provvedendo alla ristampa con tutti gli adeguamenti legislativi.
La delibera prevede la convalida dell’elezione del Sindaco e dei consiglieri comunali proclamati eletti nell’elezione del venticinque maggio e di seguito elencati: candidato eletto Sindaco Torchio Giuseppe lista civica Cambiamo Bozzolo; Scognamiglio Nicola lista civica Cambiamo Bozzolo voti 127; Pasetti Diletta lista civica Cambiamo Bozzolo voti 81; Mori Giovanni lista civica Cambiamo Bozzolo voti 59; Nardi Sergio lista civica Cambiamo Bozzolo voti 48; Maioli Martina lista civica Cambiamo Bozzolo voti 44; Nolli Cinzia sempre della stessa lista 43; Borsari Alice Lucrezia per la stessa lista 41; Magni Giancarlo della stessa lista 41; Resta Giacomo candidato sindaco della lista civica Noi di Bozzolo; Fornasari Lodovico lista civica Noi di Bozzolo voti 66; Bologni Marzio lista civica Noi di Bozzolo voti 52; Cerasale Davide candidato sindaco della lista civica Unione per Bozzolo. Si chiede di prendere atto dell'assenza di qualsiasi causa di incandidabilità, ineleggibilità o incompatibilità previste dal testo unico degli enti locali e dalla legge 235 del 2012, in capo ai consiglieri eletti nelle consultazioni amministrative, chiedendo nel contempo a ciascuno di essi di produrre dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, in ordine all'insussistenza a proprio carico di cause di ineleggibilità e incompatibilità, entro dieci giorni. Quindi è aperta, su questo argomento, la discussione.>



Resta Giacomo:
<Facciamo la dichiarazione di voto della lista civica Noi di Bozzolo.
“Il Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali approvato con decreto
legislativo 18 agosto 2000 numero 267, tratta anche dei casi che possono riguardare le candidature alla carica di Sindaco e di Consigliere comunale. Il primo è la incandidabilità, che vieta in modo assoluto la partecipazione alla competizione elettorale di chi è stato condannato per gravi reati, elencati dettagliatamente all'articolo 58; il secondo è la ineleggibilità che viene trattato dall'articolo 60 dello stesso Testo Unico, per coloro che rivestano incarichi o mansioni indicati anche qui dettagliatamente, ad esempio è considerato ineleggibile il dipendente comunale nel Comune in cui presta servizio e da cui riceve uno stipendio. Al punto dodici dell'articolo 60 si afferma che è ineleggibile chi è sindaco o consigliere comunale in carica in altro Comune. Le cause di ineleggibilità non hanno effetto se entro la scadenza per la presentazione delle candidature, nel caso nostro entro le ore dodici del 26 aprile scorso, queste cause vengono rimosse. Per continuare nell'esempio precedente, il dipendente comunale si deve collocare in aspettativa non retribuita o presentare le dimissioni. All'articolo 63 sono elencate le cause di incompatibilità, di cui non si ravvisano casi in questa sede. Secondo il nostro gruppo, il sindaco Giuseppe Torchio e il consigliere Davide Cerasale sono ineleggibili, in quanto in carica come consigliere comunale Torchio e sindaco Cerasale in altri Comuni. Riferendoci all'articolo 38 del Testo Unico già citato, che afferma: che “i consiglieri comunali durano in carica sino all'elezione dei nuovi”, per quanto riguarda il Sindaco, esso è in carica fino alla proclamazione del nuovo eletto, fatta nella riunione dei presidenti di seggio. Qui entriamo nel caso delle modalità della presentazione delle dimissioni da parte di chi è sindaco e consigliere in carica. Il già citato articolo 38, al punto 8 prescrivere che le dimissioni dalla carica di consigliere, indirizzate al rispettivo Consiglio, devono essere assunte immediatamente al protocollo dell'Ente e sono irrevocabili, non necessitano di presa d'atto e sono immediatamente efficaci. La prassi vorrebbe che le dimissione venissero presentate personalmente; in mancanza della presentazione personale dovrebbero essere autenticate e inoltrate al protocollo per il tramite una persona delegata. Il caso di Torchio e Cerasale è partito da un articolo del quotidiano La Provincia del primo maggio scorso, preceduto dall'articolo dello stesso quotidiano del venticinque aprile, in cui si comunicava che un consigliere comunale di Spinadesco, intenzionato a correre per l'elezione amministrativa a Cremona, aveva rassegnato le dimissioni per la necessità di rimuovere una causa di ineleggibilità. Con ciò il giornale cremonese ha dimostrato di avere collaboratori che conoscono la materia di cui trattano, a differenza di quanto si è potuto constatare relativamente ad altri organi di informazione locale. Noi riteniamo che il sindaco Torchio e il consigliere Cerasale siano ineleggibili: A) sulla ineleggibilità di Davide Cerasale non ci sembra possano esserci dubbi: ha continuato ad amministrare il Comune di Rivarolo Mantovano; B) anche se nulla ineleggibilità del sindaco Torchio non abbiamo dubbi. La lettera con cui il sei aprile scorso lo stesso Torchio ha indirizzato a Davide -pensiamo si riferisca a Davide Caleffi, Sindaco di Spineda- per annunciare le dimissioni, non rispondenti certamente alla ufficialità dell'articolo 38 prima citato, ma soprattutto in essa non è apposto il protocollo di arrivo nel Comune di Spineda. Un conto è una società bocciofila, un altro conto è il Comune. Il giorno 22 maggio, penultimo giorno di campagna elettorale, è stata affissa alla bacheca di piazza Europa -bacheca già in uso al Partito Popolare, alla ex Margherita ed ora dal Partito Democratico- la copia della deliberazione numero 5 in data 8 aprile scorso, adottata dal Consiglio comunale di Spineda avente ad oggetto Lettura e approvazione verbali della precedente seduta consiliare; in essa è contenuta, in forma al di fuori dalla prassi, la comunicazione del Sindaco di Spineda circa la volontà del consigliere Giuseppe Torchio di candidarsi alle elezioni comunali di
Bozzolo, concludendo la sua attività politica a Spineda ed al Foedus. Il termine “dimissioni” non compare.
Qui è necessario precisare che:
 a seguito della lettera di dimissioni datata sei aprile scorso, dimissioni che -come abbiamo visto- sono irrevocabili ed immediatamente efficaci, il consigliere Torchio non avrebbe dovuto presenziare alla riunione consiliare svoltasi l'8 aprile; lo stesso Torchio risulta presente invece a tutti i punti trattati dalla seduta;
 nel verbale di deliberazione numero 5 dell'8 aprile del 2014, pubblicato all'Albo pretorio del Comune di Spineda, la cui copia è stata certificata dallo stesso Comune alle ore 12 e 59 del 23 maggio 2014, non compare nessun intervento del Sindaco di Spineda relativamente alle dimissioni di Torchio Giuseppe;
 tra il verbale di delibera affissa alla bacheca di piazza Europa e quello sull'albo pretorio del Comune di Spineda non c'è corrispondenza: si deve presumere peraltro che solo quelle ufficialmente pubblicato sul sito del Comune sia ufficialmente valido e quindi incomprensibile la differenza tra i due documenti: o l’uno o l'altro deve essere quello corretto. Allo stato dei documenti e per quanto detto sopra, le dimissioni non sono pervenute prima del deposito della candidatura, ragion per cui Torchio si trova in una condizione di ineleggibilità.
Alla luce delle considerazioni esposte chiediamo che questo Consiglio si esprima per la ineleggibilità del sindaco Torchio e del consigliere Davide Cerasale.”
Questo documento lo forniamo in copia e chiediamo che venga trasmesso all'ufficio competente della Prefettura di Mantova. Al documento sono allegati i documenti citati nel testo. Chiediamo di fare due votazioni distinte: una per il sindaco Giuseppe Torchio e il consigliere Davide Cerasale e un'altra per i rimanenti consiglieri.>
Mori Giovanni:
<Per rispondere a queste obiezioni abbiamo preparato un documento, abbiamo chiesto un parere a uno studio legale autorevole che si occupa appunto di materia amministrativa, proprio per dare più autorevolezza e consistenza a quelle che sono le nostre ragioni e adesso lo leggerò.
“Mi è stato chiesto un parere in ordine alla sua ipotizzata ineleggibilità a Sindaco del Comune di Bozzolo, ai sensi dell'articolo 60 comma 1 del decreto legislativo 18 agosto 2000 numero 267, secondo cui non sono eleggibili i sindaci, presidenti di provincia, consiglieri comunali, provinciali e circoscrizionali in carica rispettivamente in altro comune, provincia o circoscrizione. Va premesso anzitutto che il concetto di ineleggibilità è diverso da quello di incompatibilità, mentre in caso di incompatibilità la legge impedisce che un consigliere ricopra contemporaneamente due cariche per garantire che si possa appieno dedicare a uno dei due incarichi, la ratio della ineleggibilità è diversa: si ritiene ineleggibile il candidato che per la posizione ricoperta sia in grado di influenzare l'elettorato a suo favore. Nella specie non ritengo che il fatto di essere consigliere del Comune di Spineda possa integrare un'ipotesi di ineleggibilità. Il caso si pone a causa di un mancato coordinamento legislativo fa norme succedutesi nel tempo; mentre infatti un tempo con la convocazione dei comizi elettorali decadeva l'intero consiglio comunale, oggi esso sopravvive sino alla proclamazione dei nuovi eletti. Conseguentemente, se un tempo per gli enti locali che avevano la medesima scadenza elettorale non poteva mai verificarsi la sovrapposizione dei due incarichi, oggi è possibile che vi sia una sovrapposizione di trenta giorni, pari al termine entro il quale il candidato dovrebbe dimettersi per escludere
l'ipotesi di ineleggibilità. Nel caso concreto che la riguarda, tuttavia l'ineleggibilità semplicemente non esiste, atteso che lei si è dimesso da consigliere del Comune di Spineda e dal giorno 8 aprile 2014, ossia in un momento largamente antecedente al termine fissato per la presentazione delle liste, 26 aprile. Le dimissioni sono state protocollate dal Comune di Spineda e risulta che il Consiglio comunale ne abbia preso atto nella seduta del medesimo giorno, dell'8 aprile 2014. Neppure sussiste l'incompatibilità con la carica di consigliere provinciale, atteso che il già citato articolo 60 parla di consigliere in carica rispettivamente in altro Comune o Provincia conseguentemente deve ritenersi che l'ineleggibilità operi soltanto al medesimo livello di governo e cioè fra consiglieri comunali candidati in altro Comune, ovvero consiglieri provinciali candidati in altra Provincia.” Quindi questo per rispondere a livello legale alle vostre obiezioni, poi credo che dal punto di vista politico si possa dire che le elezioni che ci sono state hanno decretato, in maniera che neanche noi ci aspettavamo, la vittoria della lista Cambiamo Bozzolo con il candidato sindaco Giuseppe Torchio, quindi questo dimostra che la volontà dei cittadini bozzolesi è stata molto chiara, ed è quella di cambiare rispetto alla precedente amministrazione e di dare un mandato forte al nuovo Sindaco e alla sua squadra, per cambiare questo paese e direi che questa è la risposta più importante e non credo che i consiglieri di opposizione non possano tener conto di questo dato della volontà popolare dei cittadini bozzolesi.>
Fornasari Lodovico:
<Mi riferisco alla comunicazione che ha letto poc'anzi il consigliere Mori, che ringrazio per la spiegazione. C'è da dire che questo parere legale cita alcuni passaggi, però non è che siamo noi che diciamo che il consigliere, che il sindaco Torchio è ineleggibile, glielo dice il Testo Unico, un articolo ben preciso. In più, dai documenti di cui noi siamo in possesso e che abbiamo ricevuto dal Comune di Spineda, non ci risulta mai protocollata nessuna domanda di dimissioni da consigliere comunale. Mi riallaccio al discorso dell'ampio consenso comunque avuto dalla vostra lista: questo non è assolutamente in dubbio ed è stato ribadito anche sulla stampa in questi precedenti giorni; il nostro intervento vuole solamente fare chiarezza a tutta la cittadinanza, sia a chi ha votato Torchio che a chi non ha votato il signor Torchio. È anche, più che altro, una correttezza, una presa d'atto nei confronti di tutti i cittadini bozzolesi per tranquillizzare e mettere una volta per tutte alla luce la documentazione e verificare se effettivamente il consigliere, il sindaco Torchio in questo caso, può ricoprire questa carica. Noi comunque dalla tua risposta non ci riteniamo soddisfatti e come ha detto poc'anzi il consigliere Giacomo Resta chiediamo una votazione separata, quindi di separare la votazione tra i consiglieri Torchio e Cerasale e il resto del Consiglio, perché non abbiamo nulla nei confronti degli altri consiglieri, è solamente un atto dovuto e ci sembra giusto fare chiarezza.>
Cerasale Davide:
<Posso replicare anch'io, dato che mi avete citato? Faccio solo due considerazioni: una è il fatto che come consigliere in una maggioranza dove non c'è la minoranza, sicuramente mi sembra strano che uno dia le dimissioni, appunto nel Consiglio comunale di Spineda; riguardo a me, mi sembra assurdo che un sindaco che in fine elezione, cioè trenta giorni prima, dia le dimissioni e nominino un curatore, una persona che deve sostituirlo, ci vogliono due o tre mesi per riuscire a raggiungere la Prefettura figurarsi in quel mese lì un comune senza nessun Sindaco: non ha nessun senso, perdonatemi. Ma la legge è chiara, io penso che si può interpretare la legge, qui è interpretata dal fatto che ci sono sindaci che non sono a fine mandato; se hanno ancora due anni o tre anni di mandato mi sembra
logico che bisogna dare trenta giorni prima le dimissioni, perché ancora in carica, ma se il Sindaco è a fine mandato decade in automatico e io penso che sono i voti che determinano chi ha vinto e chi ha vinto ha preso voti in maggioranza e bisogna rispettare almeno questa cosa. Una cosa mia personale, che riguarda sia me come consigliere che come sindaco Giuseppe Torchio: dopo le delibere –adesso io non l'ho capita bene la delibera, scritta in un modo, scritta nell'altro, questa forse è una cosa un po' in dubbio che ci spiegherà dopo con calma il Sindaco- però, secondo me bisogna guardare alla realtà dei fatti: i cittadini hanno votato, hanno deciso, cerchiamo di lavorare, siamo qua, da parte nostra per controllare ciò che verrà fatto, perché è giusto controllare ciò che verrà fatto ed è giusto che loro debbano lavorare, dopo se l'altro gruppo consiliare vuole continuare su questa strada, che continui. Io mi sento di legittimare questo Consiglio e andare avanti a lavorare, perché c'è bisogno di lavorare adesso, è finita la parte delle elezioni, secondo me. Volevo solo fare questa piccola puntualizzazione, perché mi sembrava doveroso farla, dato che sono stato citato anch'io come consigliere.>
Resta:
<Intanto noi diamo atto della vittoria, riconosciamo la vittoria della lista Cambiamo Bozzolo. Non vogliamo strumentalizzare niente, vogliamo lavorare per il bene di Bozzolo e il parere che ha letto il consigliere Mori è solo il parere di un avvocato, che comunque non fa testo, almeno per quello che ci riguarda. È il parere di un avvocato che sicuramente ne saprà più di noi, ma comunque è un parere e non vogliamo -ripeto ancora una volta- strumentalizzare niente e diamo atto che il gruppo Cambiamo Bozzolo ha vinto le elezioni.>
Mori:
<Io, prendendo spunto anche da quello che ha detto giustamente il consigliere Cerasale, inviterei tutti, anche il vostro gruppo, a fare una riflessione sul fatto che non possiamo continuare a discutere di cavilli legali; i cittadini si aspettano da noi, da tutto il Consiglio, che si inizi a lavorare veramente per Bozzolo e per la comunità e a ragionare su problemi concreti e a trovare soluzioni. Quindi, a questo punto, mi sembra anche sterile continuare a insistere su queste questioni legali, quando alla fine lo stesso consigliere Cerasale mi sembra che abbia spiegato bene che nel momento in cui un sindaco, un consigliere vanno a decadere da una parte vengono eletti da un'altra parte, non credo che ci sia particolare problema o impedimento. Poi noi abbiamo tutta la documentazione necessaria per dimostrare che il sindaco Torchio ha presentato le dimissioni, che sono state accettate dal Consiglio comunale di Spineda, per cui mi sembra che continuare a insistere non ci porti da nessuna parte in questa fase, quindi invito tutti a riflettere un attimo e a convincersi che bisogna accettare quella che è stata la volontà popolare, che ha dato un mandato forte a Cambiamo Bozzolo e al sindaco Giuseppe Torchio.>
Sindaco:
<Se non vi sono altri che intendono intervenire, preliminarmente pongo in votazione la richiesta se votare congiuntamente come prevede la norma o disgiuntamente come è stato chiesto dal consigliere Resta e pertanto è sovrano il Consiglio comunale. Chi è favorevole a votare congiuntamente è pregato di alzare la mano; chi invece è contrario è pregato di alzare la mano. Pertanto è stata respinta e si vota congiuntamente la convalida, che avrà il risultato precedente, ma lo facciamo. Chi è contrario è pregato di alzare la mano.>
Bologni Marzio:
<Dato che ci sarà un'unica votazione chiediamo di fare un distinguo, perché noi siamo favorevoli per tutto il resto, siamo contrari per Torchio e Cerasale.>
Sindaco:
<È possibile? Non credo. La votazione è unica.>
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OdG n. 2) Giuramento del Sindaco davanti al Consiglio comunale, a norma dell’articolo 50 comma 11 del TUEL.
Deliberazione n. 25
Sindaco:
<Io Torchio Giuseppe giuro di osservare lealmente la Costituzione italiana, le leggi dello Stato, lo statuto del Comune e di adempiere ai doveri del mio ufficio nell'interesse dell'Amministrazione per il pubblico bene.
Il saluto e il ringraziamento più cordiale a quella che oggi è diventata la mia città, al Consiglio comunale, a tutte le persone che hanno partecipato a questa vicenda e fin d'ora assicuro che sarò il Sindaco di tutti, come lo sono stato fino a dieci anni fa in un piccolo Comune di confine. Sono figlio di questo territorio, io di Spineda, mio padre della Bugatta e così tutta la mia famiglia ed è un onore grande, pieno di commozione, assumere questa responsabilità. Sono un figlio del contado che viene alla città con amicizia e sinergia, consapevole di una tradizione territoriale che ha visto qui il Principato, la Provincia, il Tribunale, la Pretura e tanti servizi, uffici, fabbriche, il teatro, la cultura, la stazione, l'ospedale. Bozzolo nel cuore ma non solo, Bozzolo può, Bozzolo deve tornare ad essere il cuore amministrativo, politico, decisionale del territorio, con alleanze forti e trasversali per uscire dalla nebbia e dall'oblio; una ripartenza per me piena di voglia e insieme di commozione. Penso ai tanti amici alla prima esperienza, penso alla tempra fisica di chi come me e Sergio ha resistito mesi in terapia intensiva o come Nicola felicemente trapiantato; non ci intimoriscono quindi questi venticelli, non ci fan paura, fan parte delle regole, ma io penso ad una pubblicazione che verrà presentata in questi giorni, proprio qua a Bozzolo e come nel trentadue con don Primo, questa vicenda non altera i rapporti con la città, ma anzi li esalta, così come ha dimostrato in maniera inequivocabile il voto. Se qualcuno andrà alle pagine di quel libro, troverà una sorta di nemesi storica nel colloquio della vigilia di Natale del ‘32 con il Prefetto di Mantova. Quello che stupisce, semmai, è la mancanza di terzietà di alcune figure che al contempo risultano al servizio del Comune e segretari di un partito politico: questo clima di promiscuità dovrà essere chiarito. Tornando al trentennio di don Primo a Bozzolo non può sfuggire il clima di povertà nera, con le dovute modifiche a ottant'anni di distanza, anche le analogie. C'è un passaggio e fa pensare: “a Bozzolo si patisce la fame: tutte le altre questioni sono in seconda linea, di fronte a questa necessità, che aumenta di giorno in giorno. Trecentocinquanta famiglie riconosciute anche ufficialmente mancanti di ogni risorsa”. Nella relazione del trentasette, alla vigilia della visita pastorale di monsignor Cazzani, don Primo dichiara che “su mille e cento famiglie il trenta per cento sta sotto la soglia di povertà; ebbene l'appello è alla Conferenza di San Vincenzo per affrontare il problema dell'accattonaggio infantile, decine di famiglie che mandano i propri bambini alla questua invece che a scuola e al lavoro e in meno di due anni la perdita di quattrocento unità abitative a livello della città di Bozzolo
rispetto alle città vicine. La crisi economica ha fatto chiudere ogni industria locale e distrutto la classe operaia. Penso che questa sia la priorità assoluta rispetto alle quisquiglie”. Il mio assessore Mario Barbiani, ora ospite alla Domus, mi ha donato domenica scorsa una pubblicazione: Quando i profeti fanno casino, che reca un saluto di don Paolo Antonini agli amministratori di Casalmaggiore neo eletti nel giugno del ’90. Dice don Paolo: “Un documento del Concilio parla della politica come arte nobile e difficile, questo significa che chi la pratica deve essere un artista, un uomo di genio, una persona di fantasia disposta sempre meno alle costrizioni della logica di partito e sempre più all'invenzione creativa che le viene chiesta dalla irripetibilità della persona umana; politica come arte, programma, progetto, apprendimento, tirocinio, studio. Poi c'è un passaggio che scrisse sugli emarginati, un appello finale che è l'appello dei nostri giorni: “quando i poveri bussano alla vostra porta, accoglieteli come cittadini privilegiati. Certi metodi autoritari, atteggiamenti sbrigativi da vecchio regime non si addicono a chi è chiamato a servire; vi dico di più: non aspettateli, non convocateli in ufficio, i poveri andate voi a cercarli, dimostrate con i fatti che li conoscete tutti uno per uno”. Per questo non perderemo tempo prezioso ad aprire cassetti e a cercare scheletri negli armadi: non fa parte della nostra storia, del nostro DNA. Ricordo la fine della moglie di Lot, a livello biblico, di fronte allo sfacelo di Sodoma e Gomorra si è rivoltata indietro ed è stata trasformata in sale. Noi guardiamo avanti, alla rinascita di Bozzolo, a fare nuova la città, ricordando quanto don Primo, ripreso da Giorgio Mussini negli auguri, ha scritto: “il Paese non ha soltanto bisogno di fognature, di case, di strade, di acquedotti: il Paese ha bisogno anche di una maniera di sentire, di vivere, una maniera di guardarsi, una maniera di affratellarsi”. Ovviamente il pensiero -e l'ho lasciato fuori, finale- è anche impegnativo perché questa è la città di don Primo, la città di Mario Miglioli, la città di tante persone che hanno tracciato la strada, il segno di questa o di quella parte e che insieme hanno lavorato per far crescere, per costruire e spero che questo sia il segnale che dal primo Consiglio comunale in poi, per i cinque anni che ci separano dalla meta, ci accompagnerà, al di là di quelle che sono le partenze, le appartenenze e le famiglie politiche di origine. Abbiamo questo impellente bisogno di lavorare per Bozzolo, penso che questo sia il segnale che ci è venuto anche dalla gente, che ripone in noi certamente fiducia, speranza, ma che sicuramente vuole delle risposte concrete. Vi ringrazio della vostra partecipazione.>
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OdG n. 3) Comunicazione in ordine all’avvenuta nomina del vicesindaco e degli assessori.
Deliberazione n. 26
Sindaco:
<Passiamo a questo punto alla nomina del vicesindaco e degli assessori che sono, come è noto, nelle persone: il vicesindaco Nicola Scognamiglio che avrà anche la delega alle politiche e ai programmi connessi ai servizi sociali; gli assessori Alice Lucrezia Borsari -evito di citare i dati di nascita che sono nel decreto ma sono noti e irripetibili- che avrà la delega alle politiche e programmazioni connesse all’urbanistica e materie collegate; Sergio Nardi che si occuperà in particolare di politiche e programmazioni connesse ai lavori pubblici; poi Diletta Pasetti che avrà le competenze delle politiche del tempo libero, dello sport e della cultura e dei servizi scolastici e poi vi sono deleghe ad una serie di persone che ho chiamato a collaborare, facenti parte del Consiglio comunale al momento, ma
successivamente, una volta che avremo provveduto alla modifica anche dei nostri regolamenti e statuti, anche al di fuori e specificamente il consigliere Mori Giovanni alle attività produttive; Magni Giancarlo alle politiche agricole; Nolli Cinzia al volontariato. Questo è chiaramente il primo elenco, lo integreremo nel momento in cui il nostro Consiglio sarà nelle condizioni di provvedere alla bisogna. Io penso che però -e questo è un appello, un invito- sia per quanto riguarda la squadra che ha vinto che le altre, vi siano tante energie, tante risorse disponibili ad un lavoro per la città; e questo è l'appello che voglio fare, al di là degli schieramenti: la disponibilità sul fare in futuro una azione all'interno delle Commissioni consiliari, che sono assai impegnative, ma sono direi la resurrezione di quel concetto della partecipazione che la non-politica ha sepolto, creando varchi spaventosi anche all'immoralità e a tutta una serie di conseguenze che vediamo in questi giorni. È un appello al quale io penso si possa mettere un ragionamento, si possa associare anche il Consiglio comunale nelle sue componenti, per cercare di dare vigore a questa attività amministrativa, evidentemente con le collaborazioni di tutti.>
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OdG n. 4) Determinazione del tetto massimo di spesa per gli organi e presa d’atto dell’importo del gettone di presenza alle sedute del Consiglio comunale; riduzione dell’indennità del Sindaco, del Vicesindaco e degli Assessori del 50%.
Deliberazione n. 27
Sindaco:
<Andiamo al punto successivo che riguarda i tetti di spesa degli incarichi di Sindaco e di Giunta. Conseguentemente all'impegno elettorale abbiamo portato la decisione di ridurre l'indennità spettante al Sindaco dagli attuali 1.952,00 ai 976,00 euro mensili lordi e conseguentemente il vicesindaco da 390,44 a 195,22 e gli assessori da 292,83 a 146,41; diamo poi atto che il gettone di presenza per le sedute del Consiglio comunale ammonta ad euro 9,49, importo ridotto del cinquanta per cento, anche per tener fede a quella legge che è appena uscita nota come decreto Del Rio che impone, di fronte ad un aumento del numero dei consiglieri rispetto a quelli precedentemente assegnati, di mantenere l'invarianza di spesa e quindi questo è stato ampiamente rispettato.>
Fornasari Lodovico:
<Noi del Gruppo consiliare Noi di Bozzolo rinunciamo completamente al gettone e quindi lo vogliamo dire. Non so se è questa la sede opportuna per fare questa dichiarazione.>
Sindaco:
<Sicuramente è anche questa la sede, ma lasciamo ai singoli consiglieri di comunicarci personalmente le loro decisioni, anche in una fase successiva rispetto al Consiglio comunale, anche per rispetto di chi non c'è. Se siete dell’avviso verranno riferite alla Segreteria comunale e al Sindaco quelle che sono le decisioni.>
Fornasari:
<Infatti è nostra intenzione fare questa comunicazione, visto che stiamo parlando di spese per gli amministratori, poi eventualmente ci recheremo negli uffici preposti, quale l’ufficio di ragioneria, a dare la comunicazione. Una cosa che apprezzo è comunque la volontà di andare a ridurre il discorso dei costi della politica, degli amministratori; un occhio di
riguardo, mi permetto di dirlo va nei confronti dei rimborsi spese, che in passato erano stati quasi del tutto tolti, perché magari possono incidere tantissimo sui costi.
Vi ringrazio per questa scelta e comunque noi comunichiamo che rinunciamo al gettone.>
Sindaco:
<Va bene.>
Mori Giovanni:
<Anche noi siamo d’accordo coi consiglieri di minoranza a rinunciare al gettone di presenza, aspettavamo solo che ci fosse anche la Cinzia Nolli. Eventualmente poi possiamo ratificarlo successivamente, al prossimo Consiglio, quando ci siamo tutti.>
Sindaco:
<Non ci sono problemi. Facciamo in questa maniera: adesso approviamo questo, prendiamo atto delle volontà e le verbalizziamo e naturalmente questo automaticamente diventerà operativo appena tutti avranno provveduto.
Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Unanimità. Rendiamo la delibera immediatamente esecutiva con un'altra votazione che è identica.>
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OdG n. 5) Elezione della Commissione Elettorale Comunale a norma dell’art. 41 comma 2 del TUEL.
Deliberazione n. 28
Sindaco:
<Adesso c’è l'elezione della Commissione elettorale, che se ricordo bene è composta da tre membri effettivi e tre supplenti. Il Sindaco non vota. Ha diritto a un seggio la minoranza, la quale, evidentemente si vota, così come all'interno della maggioranza si votano, e a questo punto si definisce la partita, senza sangue che scorra. Nello stesso modo avviene per i supplenti. Quindi l'invito è chiaro e si vota un solo nome.>
Segretario/Direttore generale dott. Pippo Leonardi:
<Adesso io passerò con i bigliettini.>
Sindaco:
<Il Segretario passa con i biglietti, il voto è su uno solo. La Giunta, quattro di noi votano uno e gli altri quattro votano l’altro.>
Maioli Martina:
<Giovanni Mori, Mori Giovanni, Mori Giovanni, Nardi Sergio, Nardi Sergio, Marzio Bologni, Nardi, Bologni Marzio, Bologni Marzio, Nardi e Davide Cerasale.>
Fornasari Lodovico:
<Magni Giancarlo, Magni, Davide Cerasale, Maioli Martina, Magni, Magni, Maioli, Maioli, Resta Giacomo, Resta Giacomo, Resta Giacomo.>
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OdG n. 6) Linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato, a norma dell’art. 46 comma 3 del TUEL.
Deliberazione n. 29
Sindaco:
<Vi dispenso dalla lettura perché sono note e sono consegnate collegate alla candidatura e ai successivi passaggi quindi, stante l'ora, mi viene in mente una citazione simpatica dell’amico Cecco Compagnoni riferita ad un orario più antelucano. Dice: “e ora dovremmo affrontare i problemi del Mezzogiorno”; era naturalmente per le sedute antimeridiane, adesso è una seduta serale e quindi vi dispenso dalla presentazione di questo programma che è arcinoto ed è collegato; c'è una versione mini e c'è una versione maxi; naturalmente quella finale è consegnata alla casa comunale ed è consultabile da parte di tutti. Voglio concludere con un ringraziamento, anche al pubblico, speriamo che non sia solo per questa occasione ma ci accompagni con i suoi consigli, le sue critiche e le sue proposte per tutta l'attività amministrativa. Se vi è una politica di aggregazione o meglio di sviluppo delle sinergie, questa è rivolta a tutti i nostri Comuni, quelli più vicini ma anche quelli che apparentemente sono lontani ma che con noi hanno insieme degli argomenti territoriali forti: penso alla sanità; penso quindi alle sinergie non solo col capoluogo ma anche con Casalmaggiore e Viadana; penso ai servizi sociali all'interno del distretto; penso a tutta la tematica della riforma ospedaliera con le proposte che sono venute anche da parti politiche che sono presenti in Consiglio nei ruoli diversi dalla maggioranza e che noi abbiamo apprezzato; penso al divario che dobbiamo recuperare, in particolare sul tema delle infrastrutture, e io penso che ce ne sia per tutti. Ecco a questo punto voglio anche dire che il profilo nostro sarà rivolto in avanti, come per tutta la campagna elettorale e penso di dover dare atto che non abbiamo voluto fare delle polemiche nemmeno con i nostri predecessori, anzi io più volte mi sono rivolto con affetto e con parole di ringraziamento ad Anna e lo voglio fare qui nel momento in cui le consegne formalmente avvengono e viene portata avanti una nuova esperienza e una nuova Amministrazione. Questo è il segnale di una continuità amministrativa che riguarda l'Ente, un principio anche di natura etica ed istituzionale che noi vogliamo rimarcare, portare avanti con grande rispetto e con grande affetto nei confronti di chi ci ha preceduto in questo ruolo. Grazie.>
Segretario/Direttore generale dott. Pippo Leonardi:
<Le linee programmatiche vanno votate.>
Sindaco:
<Le linee programmatiche vanno votate, giustamente richiama il Segretario. Prego.>
Resta Giacomo:
<Il nostro gruppo si astiene, visto che la documentazione è abbastanza voluminosa vogliamo dare un'occhiata ed eventualmente fare delle osservazioni. L'astensione è solo per questo. Grazie.>
Interviene il consigliere Cerasale Davide a microfono spento, per cui il suo intervento non si può riportare perché inudibile.
Sindaco:
<C'è stato qualche problema di comunicazione perché veniva recapitato all'atto della consegna della documentazione sull'eleggibilità e le carte di rito che avete compilato. E quindi ci incontreremo nella prossima occasione per potere anche esprimere le valutazioni, se del caso e le osservazioni che verranno presentate.
Adesso lo consegniamo subito all'uscita, visto che c’è e così possiamo evitare, per la prossima volta, di avere dei problemi.>
Fornasari Lodovico:
<Volevo dire che non c'è nessuna preclusione, è solamente che il materiale è arrivato: la convocazione, lo Statuto, Regolamento però purtroppo le linee programmatiche … >
Sindaco:
<Resta amabilmente mi aveva rappresentato la questione e noi abbiamo provveduto immediatamente a consegnarle.
Quindi si può votare: chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Chi si astiene? Sono i nostri colleghi i quattro astenuti. Favorevoli otto e quattro astenuti.
Votiamo l’immediata esecutività.>
Leonardi:
<Credevo che la volesse riportare per esaminarla alla prossima seduta di Consiglio.>
Sindaco:
<Queste le votiamo immediatamente esecutive per dare operatività. Evidentemente sulle questioni che perverranno non andiamo avanti, ma non penso siano in prevalenza.
Per esempio, in scadenza il quindici c'è il secondo pacchetto Renzi sulle opere da fare immediatamente eseguibili e vogliamo chiaramente essere nelle condizioni, se arriveranno come è stato per l'Amministrazione precedente sull'edilizia scolastica, di candidare i progetti entro il quindici. Oggi è l'undici quindi andiamo avanti immediatamente. Per l'immediata esecutività: otto favorevoli e quattro astenuti. Bene, abbiamo concluso, di nuovo grazie, buona serata.>

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