L’integrale dibattito dei Consiglieri comunali di cui al presente punto
dell’ordine del giorno è riportato in cd allegato al verbale n° 54 della seduta
odierna.
Sindaco: <Con
decreto n° 27 del 13/09/2011 ho revocato la nomina alla carica di assessore con
funzioni di vicesindaco del Comune di Bozzolo al sig. Michele Saccani, nato a
Parma il 28/07/1980. La motivazione consiste nell’essere venuto meno il
rapporto fiduciario. In seguito ho nominato come vicesindaco, in data
13/09/2011, l’assessore Marzio Bologni, nato a Viadana il 10/12/1951.
In data 27 settembre 2011 ho ricevuto le dimissioni
dell’assessore Paolo Rosa, dell’assessore Francesca Cerati e dell’assessore
Curzio Poli e pur non venendo meno il sostegno nei miei confronti.
Vedete tutti i consiglieri, non vedete neanche un assessore
perché hanno, anche i due assessori della Lega, il dr. Loatelli e Marzio
Bologni, simbolicamente rimesso le deleghe, quindi il loro mandato nelle mie
mani, per potermi permettere di ricomporre la Giunta in un clima più sereno.
Quindi ci siamo presi un attimo di pausa per fare tutte le nostre riflessioni.
Siamo qui per continuare, per andare avanti e per lavorare
con lo stesso impegno.
Un’altra comunicazione per me importante: ho comunicato ieri
con la segreteria dell’assessore alla sanità regionale Bresciani; presenzierà
ad un Consiglio aperto che avverrà il 28 di ottobre alle ore 19.00 qui a
Bozzolo, dove parleremo di un problema che ci sta particolarmente a cuore, che
è quello del nostro presidio di riabilitazione. Poi organizzeremo e vi diremo
dove si terrà questo Consiglio.>
Valentini Giuseppe: <Noi stiamo vivendo una
situazione abbastanza grave; io mi associo a quanto lei ha detto riguardo al
vicesindaco, lei conosce anche le mie intenzioni e quindi per me è stato un
passo dovuto, anche se mi dispiace perché poteva essere preso molto prima e
magari gestito un po’ meglio anche dall’interessato. È stato un passo
sicuramente doloroso per tutta la nostra Amministrazione. Comunque io auguro
all’ex vicesindaco che risolva le sue questioni perché mi spiace che le cose
vadano così.
Comunque adesso noi vediamo che la situazione si è
abbastanza ingarbugliata, al di là delle sue parole non so come si possa
riprendere. Mettere delle pezze ancora quando due assessori se ne sono già
andati nel giro di 3-4 mesi, ora se ne sono andati altri tre, gli altri due
hanno rimesso le deleghe nelle mani del Sindaco, ora non so che razza di clima
ci possa essere all’interno di questa Amministrazione; noi siamo molto
preoccupati; il nostro paese sta andando a catafascio, non c’è una
programmazione, non c’è una progettualità, non c’è nulla; sono mesi e mesi che
si è fermi, completamente, e ciò, in un momento come questo, è deleterio per il
nostro paese. Adesso aspettiamo, come dicevano, che dall’alto qualche mezza
figura ci dia la ricetta per poter risolvere la questione, perché non essendo
in grado noi o voi, veramente, di gestire la situazione, sperate sempre che sia
qualcun altro che vi risolva la situazione, che vi tolga le castagne dal fuoco.
Questo è molto grave, vuol dire che non avete il coraggio di affrontare le
situazioni. Amministrare vuol dire avere coraggio, non è la prima volta che ve
lo dico, d’accordo che don Abbondio diceva che il coraggio chi non ce l’ha non
se lo può dare, però stiamo a casa allora, perché questi sono momenti tristi, e
non è possibile abbandonare così il Comune. Cosa andiamo avanti, ancora per
mesi così? Poi si riprenderà? Con che clima? Ci sono ancora due anni, cosa
faremo in questi due anni? Vale la pena? È questo che io dico. Adesso chi
troverete, qualche altro che vi chiuda qualche buco? Con che spirito? Io è
questo che voglio dire, e se mi permettete voglio anche dare un consiglio al
Sindaco (lo prenda quasi come il consiglio di un padre) lei è in una situazione
…>
Sindaco: <Io
non voglio parlare della mia situazione, non voglio neanche arrivare a quello
che lei ha detto sulla stampa, che è stato veramente molto sgradevole, lei
pensi ai suoi problemi personali, qui si parla di Amministrazione, e questi
comunque per me non sono dei problemi, anzi offende le donne che riescono ad
andare avanti con la propria famiglia, ad avere dei figli e a mantenere un
lavoro. Quindi io non le permetto di andare avanti con questo discorso che non
porta da nessuna parte e si vergogni. Dove vede lei un paese che sta andando
allo sfascio? Me lo dica!>
Valentini: <Sono
mesi che non c’è una delibera. Sono quattro mesi che non facciamo Consiglio
comunale.>
Sindaco: <Ma
cosa sta dicendo? Solo lei ha queste percezioni. Lei si sta inventando le
cose.>
Valentini: <No,
non me le sto inventando.>
Sindaco: <Sì,
se le sta inventando, non sa cosa dire, perché il valore del suo discorso è
pari a zero. E non si permetta di parlare delle mie cose personali.>
Valentini: <Lungi
da me il volerla offendere.>
Sindaco: <Adesso
per favore cambi discorso e parli di amministrazione e di cose serie.>
Valentini: <Intanto
sulla stampa non hanno riportato quello che ho detto, ma soltanto dei pezzi che
non corrispondono a quanto da me affermato. Comunque io dico soltanto che a
questa situazione bisogna reagire in modo diverso; partire dal nuovo, chi ci
sarà ci sarà, per potere avere almeno davanti a noi cinque anni nuovi, non è
possibile continuare così. Sottolineo, inoltre, che ancora una volta manca il
capogruppo del PdL e questo è gravissimo, perché in queste situazioni dove c’è
da discutere, perché queste cose vanno discusse in Consiglio comunale, si
scappa, non si va, c’è sempre qualcosa da fare. Quindi vuol dire che si sente
poco il problema del proprio paese; non c’è passione.>
Sindaco: <Ma
questo lo dice lei, i discorsi che fa non sono costruttivi. Si tratta di
problemi che dobbiamo risolvere internamente e lo faremo, a prescindere da
quello che lei sta dicendo.>
Valentini: <Ma
così il paese va alla rovina.>
Sindaco: <Ma
dove sta andando a rotoli?>
Valentini: <Comunque
la nostra preoccupazione è che andando avanti di questo passo, ci si continua a
trascinare, ma non si conclude niente di buono, quindi io auspico che ci sia
una ripartenza vera, con un nuovo gruppo, con nuovi ideali, con una nuova
volontà di affrontare veramente i problemi, perché così non si va da nessuna
parte.>
Lungarotti Francesco: <Io prendo atto delle comunicazioni che
la dr.ssa Compagnoni ha fatto, però ci sono alcune cose che noi dobbiamo
chiarire una volta per tutte e dobbiamo cercare di essere coerenti. Cominciamo
col dire che agli atti, almeno, da notizia di stampa risulta che gli assessori
comunali Poli, Rosa e Cerati hanno rimesso le loro deleghe, cioè hanno dato le
dimissioni da assessori, allegando alle loro dimissioni un documento di
carattere politico; io intanto chiedo al Segretario, dato che ormai abbiamo già
visto le dimissioni e che quindi l’atto è pubblico, se non è possibile averne
copia, se fosse anche subito non andrebbe male, per vedere un attimo quello che
c’è scritto, visto che vengono portate delle argomentazioni che sono di
carattere politico, c’è un documento politico allegato, lo dobbiamo vedere. Su
questo metodo, io ho però delle forti perplessità, perché i cittadini bozzolesi
non hanno eletto una giunta, non hanno eletto un’amministrazione comunale
dietro un accordo di carattere politico spartitorio quattro assessori di qua,
due assessori di là e compagnia bella, hanno eletto l’Amministrazione
scegliendo fra una lista che aveva come capolista il Sindaco che la guidava -
questa era la scheda che gli elettori bozzolesi hanno trovato - e una lista di
candidati fra cui hanno dato le loro preferenze. Sulla lista di questi
candidati, il primo dei candidati era Giovanni Bettoni, che allora
rappresentava il Popolo della Libertà. Questo è quello che è avvenuto e che i
bozzolesi hanno scelto, quindi ai bozzolesi di quello che scrive il signor
Maccari non gliene può fregare di meno; che interessa ai bozzolesi sono le cose
concrete che l’Amministrazione fa e propone. Nulla vietava che gli assessori
dimissionari facessero una dichiarazione in questa sede, per spiegare le
motivazioni che, a tutt’ora, ci sono sconosciute. Sono dimissioni a cascata
perché è stato dimissionato il vicesindaco? Sono queste le motivazioni? Perché
se sono queste, non sono di carattere amministrativo. D’altronde non
dimentichiamoci che sulla stampa di questi giorni è venuto fuori che invece,
posta da parte dei dimissionati o dei dimissionandi c’è una serie di problemi
di carattere politico-amministrativo: viene tirata fuori la piscina, viene
tirato fuori il 150° dell’Unità d’Italia, vengono tirate fuori altre
motivazioni, vengono tirate fuori anche delle motivazioni che sarebbero quelle
che siccome qualche consigliere della Lega avrebbe avuto da ridire sul
funzionamento di qualche assessorato, pare che questo consigliere qui sia da
interdire dall’attività e da porgli l’anatema contro, perché si è arrischiato a
criticare qualcuno. Ora siamo in un regime democratico: se un amministratore,
anche del mio colore politico o che fa parte dell’Amministrazione che io
rappresento non funziona, se è carente su alcuni punti, lo potrò pur dire, se
non altro in maniera propositiva, per farlo migliorare e per fare migliorare le
cose. Questo è il discorso. Ecco quindi che la cosa mi lascia perplesso. Una
cosa però volevo dire, per venire all’invito che mi faceva l’amico Bologni
della frase latina, io avevo questa: di farmi interprete di quello che la cittadinanza
penso voglia e di dire, come diceva Cicerone a Catilina quo usque tandem abutere patienta
nostra? Fino a quando si abuserà della nostra pazienza? Perché il discorso
fondamentale è anche quello che abbiamo lasciato e non abbiamo fatto polemiche,
anche quando ci è stato presentato in questo Consiglio comunale un assessore al
bilancio che non era idoneo a ricoprire quell’incarico. Poi è vero che da parte
di qualche consigliere, anche di maggioranza, ci possono essere critiche, ma
d’altronde, lo spirito dello Statuto è molto chiaro: all’articolo 25
“Composizione della Giunta” dice che possono far parte della Giunta comunale
anche cittadini non eletti – e dice però – che abbiano chiara esperienza
tecnica e professionale. Chiara esperienza tecnica e professionale vuol dire
che ci può essere come assessore al bilancio uno magari che è laureato in
scienze politiche, che però ha fatto l’impiegato in uno studio commercialista
per dieci anni, ha acquisito un’esperienza di carattere professionale, ma
l’assessore al bilancio che noi avevamo non poteva ricoprire questo incarico.
Io volevo andare dal Prefetto per cercare di chiarire questi problemi, si è
portato pazienza, però non si può portare più pazienza.
Poi c’è un altro discorso che mi sento di fare, che è questo:
io a differenza del consigliere, amico Valentini, non ritengo opportuno che
Bozzolo venga privato in questo momento di una amministrazione che porterebbe
questo Comune ad avere un commissario prefettizio da qui sino al giugno del
2012; quindi, da questo punto di vista sappiano i colleghi consiglieri
comunali, che senza chiedere nulla e senza pretendere nulla io garantirò, in
ogni caso, la sopravvivenza dell’esperienza amministrativa almeno fino al
giugno del 2012. Quindi il mio voto ci sarà ed è un voto in cambio di niente,
non pretendo niente; pretendo solo di mantenere fede all’impegno che mi sono
assunto con gli elettori bozzolesi, che ci hanno dato una fiducia non vulcanica
e non stratosferica, ma pur sempre una fiducia che mi chiama a rappresentarli.>
Bettoni Giovanni: <Faccio i complimenti a Marzio Bologni perché come primo
atto, dopo la sua nomina, ha proposto di dare la moneta “Doppia d’Oro” a Maria
Teresa Balestreri: ha fatto onore a tutto il paese perché so che è una signora
che merita e pertanto mi unisco con lui al fatto che la “Doppia d’Oro” sia
stata data a un rappresentante di Bozzolo che dà lustro; rispetto a quella data
in Sicilia c’è una bella differenza.
Poi, riguardo ad una frase
che mi è stata attribuita su “La Provincia” riguardo a una presunta presa di
posizione contro la Lega, smentisco categoricamente; credo che poi la
riflessione vi farà capire anche il perché: che ci sia molta confusione questo
è negli atti, perché sono mesi che non si capisce come andrà a finire e nemmeno
adesso sappiamo come, perché abbiamo letto da chi è stato estromesso dalla
Giunta e dalla carica di vicesindaco, comunicati o invettive e bordate contro
la Lega all’inizio, presunta colpevole di ogni nefandezza, diciamo, salvo poi
ricredersi e chiedere al Sindaco di poter rientrare, come se il Sindaco non
fosse un rappresentante della Lega. O il Sindaco è della Lega o non lo è,
perché non si capisce.
E poi si parla sempre di PdL, però negli atti ufficiali,
anche nell’ultimo Consiglio chiuso, è stato presentato a nome del PdL un
comunicato, giustamente contestato dalla signora Gazzoni, del quale aveva
chiesto la firma ed è stato consegnato senza firma. Ci sono più motivazioni che
ci fanno chiedere chi è che rappresenta il PdL, perché c’è un capogruppo, ma i
comunicati non vengono mai firmati dal capogruppo; non sappiamo se li
condivide; oggi è assente; avrà pure i suoi impegni, ma era assente anche nel
Consiglio chiuso e quindi quando ci sono dei momenti importanti è giusto che il
capogruppo, se si è assunto la responsabilità di rappresentare un gruppo, ci
sia, a meno che abbia perso la voglia di
rappresentare o si vergogni un po’ a rappresentare chi si ritiene ancora del
PdL, perché questo è. Non lo so; io so soltanto che il mondo fuori corre e qua
sono sei mesi che discutiamo di come mettere a posto la Giunta e non si sa
ancora come andrà a finire.>
Fornasari Lodovico: <Innanzitutto ringrazio per i
vari interventi dei capigruppo di opposizione; soprattutto il consigliere
Lungarotti e ringrazio anche per il chiarimento sulle dichiarazioni che in
questi giorni e soprattutto in queste settimane stanno sistematicamente
apparendo sulla stampa, spesso e volentieri travisate. Volevo anche
tranquillizzare Valentini, perché l’attuale Amministrazione sta andando avanti
e non mi sembra che al momento si stia tralasciando qualcosa di veramente
importante, o perlomeno che l’Amministrazione stia cadendo in sfacelo, nel
senso che non ci sono cose burocratiche o atti di importanza elevata che
vengono tralasciati sistematicamente, appositamente, così come vuole far
credere lei, dall’attuale Amministrazione. È comunque mio compito come
capogruppo e come esponente della Lega ribadire che è mia intenzione fare
chiarezza, assieme al gruppo e assieme al PdL, in tempi brevissimi, perché
giustamente l’Amministrazione ha bisogno di una guida chiara e certa, e
dev’essere trasparente anche per la cittadinanza. Quindi sarà mio compito,
assieme al movimento al quale appartengo, risolvere in tempi brevissimi: quindi
rinominare la Giunta - che poi verrà nominata dal nostro Sindaco, che è della
Lega ma è anche sindaco di tutta la cittadinanza (per chi l’ha votata). Quindi
l’unica rassicurazione che voglio dare è che farò di tutto, assieme ai miei
colleghi e al Sindaco, per risolvere in tempi celeri questa situazione, in modo
da potere offrire comunque una nuova squadra al fine di potere affrontare le
emergenze (al momento non ce ne sono) e tutti gli atti necessari per potere
andare avanti da qui ai prossimi due anni che ci aspettano.>
Saccani Michele: <Sostituisco il capogruppo Luani che è assente per
motivi di lavoro, quindi giustificato nonostante si rilevi, in maniera a mio
avviso anche poco rispettosa, la sua assenza, come se fosse frutto di una
strategia. Prendo la parola per rispondere un po’ agli interventi che mi hanno
preceduto, innanzitutto leggendo quello che è il documento politico che è stato
presentato allegato alle dimissioni dei tre assessori del PdL, in modo che,
nonostante vi siano state ampie anticipazioni sugli organi di stampa, ecc.
possa essere a conoscenza del Consiglio comunale e di tutta la cittadinanza:
“In esito all’incontro di verifica
di maggioranza tenutosi in data 21 settembre 2011, il gruppo consiliare e di
Giunta del PdL, alla luce delle recenti vicende politico-amministrative in
ordine alla prosecuzione del percorso amministrativo affidato alla coalizione
PdL – Lega Nord, risultante dalle elezioni del giugno 2009, assume le seguenti
linee di indirizzo, validate dal coordinatore provinciale Carlo Maccari e dal
suo vice vicario senatore Giancarlo Serafini:
Al fine di
non compromettere l’accordo elettorale di programma e di non snaturare la
matrice politica e di coalizione in esso contenuta, riflesso dell’attuale
modello regionale e nazionale, il PdL ritiene opportuna una riflessione delle
forze componenti la coalizione sui presupposti politici ed amministrativi
fondanti l’attuale assetto di maggioranza.
L’attuale
assetto politico, infatti, non consente di garantire un’azione amministrativa e
di governo del Comune efficace, anche in relazione alle importanti questioni e
problematiche che l’amministrazione è chiamata ad affrontare nei prossimi mesi
e che richiedono una coalizione coesa che operi con determinazione e sintonia;
è necessario ristabilire un clima di serenità, fiducia reciproca e
collaborazione, quale garanzia della realizzazione dei contenuti di programma.
Sono
tuttavia evidenti a tutti chiari segnali di deterioramento dello spirito di
coalizione:
la revoca
delle deleghe di Assessore all’Urbanistica e al Personale nonché delle funzioni
vicarie a Michele Saccani, che disattende gli indirizzi del coordinatore
provinciale PdL;
i
comportamenti non istituzionali di alcuni consiglieri leghisti volti a
delegittimare le funzioni e l’operato dei nostri assessori;
le differenti
posizioni delle componenti la coalizione rispetto ad alcune scelte
amministrative non secondarie.
Per queste
ragioni il PdL, con atteggiamento propositivo e di chiarezza nei confronti
della cittadinanza, ritiene opportuno rimettere nelle mani del Sindaco le
deleghe conferite ai suoi assessori, al fine di agevolare un dialogo con la
Lega che comporti un contributo migliorativo all’azione amministrativa della
coalizione, affidando al Coordinatore provinciale ed ai componenti del gruppo
consiliare PdL la titolarità alla rinegoziazione e rimodulazione dell’accordo
elettorale.
A tal
fine, con senso di responsabilità istituzionale nei confronti di tutta la
cittadinanza, il gruppo consiliare PdL garantirà l’appoggio al Sindaco in
attesa che PdL e Lega facciano sintesi sulla definizione del nuovo assetto di
Giunta, auspicando che nel frattempo non vengano esperiti tentativi di
negoziazione finalizzati alla costituzione di maggioranze differenti rispetto a
quella decisa dagli elettori.
A questo
proposito il PdL ritiene fondamentale che il Sindaco, a cui si rinnova la stima
e la fiducia, soprattutto in questo frangente, affermi con decisione il ruolo
di garante PdL-Lega, assicurando la legittimità politica ed amministrativa di
coloro che verranno individuati per la composizione della Giunta, garantendo la
collegialità delle scelte amministrative-programmatiche e da ultimo
intervenendo sulle proporzioni numeriche dei componenti PdL, quali presupposti
di equilibrio all’interno della coalizione.”
Il documento è stato firmato
dall’assessore regionale Maccari, dal suo vice coordinatore provinciale PdL
senatore Giancarlo Serafini, dai componenti del gruppo consiliare e di Giunta:
il sottoscritto, Poli, Luani, Cerati e Rosa. Nel concludere la lettura di
questo documento, innanzitutto voglio ringraziare chi del mio gruppo oggi non è
qui tra noi perché essendo assessore esterno ovviamente non ha conservato,
attraverso le dimissioni, un seggio in Consiglio comunale. Li voglio
ringraziare per la collaborazione e per l’apporto che han dato in questi mesi a
questa Amministrazione, soprattutto manifestare loro un’attestazione di grande
stima e di profonda amicizia che da parte mia è sicuramente sincera e spontanea
e penso che possa essere condivisa anche da tutti. Il documento politico,
nonostante qualcuno lo possa vedere un po’ condito da un linguaggio
politichese, sembra che tracci in maniera abbastanza chiara quelli che sono i
contenuti politici che abbiamo voluto manifestare; contenuti politici che sono
da noi stati condivisi, che possono essere sicuramente opinabili da parte
dell’opposizione o anche da parte di altri gruppi, ma in questo momento noi
riteniamo che questa sia la riflessione da fare. Voglio rispondere, ma senza
polemizzare, perché mi sembra che lo spirito con il quale ci accingiamo ad
affrontare questa nuova stagione, che io mi auguro sia più breve possibile - è
assolutamente costruttivo, lungi dal voler manifestare personalismi, rivalse,
ecc.; in ogni caso, l’impostazione è un’impostazione di carattere politico, noi
ci sentiamo di appoggiare il Sindaco, perché il Sindaco lo individuiamo come
garante della nostra coalizione. Rispondo brevemente ad alcuni quesiti che sono
stati posti dai colleghi dell’opposizione, in particolare sulla questione posta
da Lungarotti, cioè il fatto che questa è una lista politica: ci siamo
presentati coi simboli, sapevamo che c’erano delle differenze, altrimenti ci
sarebbe stato un simbolo unico, però quello era il modello che abbiamo scelto,
abbiamo fatto un accordo di coalizione, questo, nolente o volente, va a
condizionare chiaramente anche la vita politica del Comune di Bozzolo, perché
l’accordo sta in piedi sui presupposti che tutti insieme abbiamo sottoscritto e
firmato.
Ho sentito prima dire da Bettoni del fatto di rientrare, ma
nessuno qui ha chiesto di rientrare, anzi io dico subito che mi rendo
indisponibile fin da ora (ma penso che nessuno mai me lo verrà a chiedere) ad
incarichi di Giunta in questa Amministrazione. La mia disponibilità è quella di
mettere al servizio della cittadinanza, di questo Consiglio comunale,
eventualmente un’esperienza, in base anche alle determinazioni di carattere
politico, che la forza a cui appartengo riterrà di sostenere; quindi smentisco
qualsiasi tipo di richiesta di rientro in Giunta da parte mia. Penso che i
colleghi ex assessori, da parte loro, con le dimissioni abbiano dato un segnale
forte, che io interpreto come volontà di rasserenare e ristabilire il clima che
si era instaurato all’inizio di questa esperienza.
Un appunto a Lungarotti lo devo fare, perché quando continua
a criticarmi l’assessore al bilancio Cerati, io non so perché ce l’abbia tanto
su con lei; io la trovo una persona squisita e di grande competenza; mi
dispiace che questo appunto sull’incompetenza statutaria che forse è anche un
modo un po’ rigido di interpretare la missione di un assessore, venga
costantemente rivolto a questa persona. D’altra parte io ero assessore
all’urbanistica e non sono un urbanista, l’assessore Poli era ai lavori
pubblici e non è un ingegnere, l’assessore Loatelli è alla sicurezza – anche se
sono tutti consiglieri non c’entra, il discorso è
diverso; l’assessore Rosa è esterno alle attività produttive e non è un
commercialista. Io voglio dire che mi sembra veramente una polemica sterile che
svilisce un po’ anche il ruolo e l’impegno che una persona ha profuso fino ad
ora.>
Gazzoni Emilia: <Trascuro il problema della firma, era stata chiesta
solo perché, in quel Consiglio a porte chiuse, il documento letto conteneva
delle minacce nei confronti della minoranza. Se qualcuno ha scelto di adottare
queste formule, dovrebbe anche avere il coraggio di sottoscriverle; comunque
questo è un punto secondario. Volevo però concordare con te una definizione:
hai detto che volete mantenere questo modello politico perché è lo specchio, il
riflesso del modello regionale e nazionale; sono perfettamente d’accordo! Anche
a livello nazionale sono mesi che non si fa niente e allora io mi riallaccio ai
sei mesi di cui parlava Bettoni e anche al discorso iniziale di Valentini, che
viene sempre maltrattato, ma purtroppo siamo qua da questa parte, perché nella
sua cartellina, all’ordine del giorno, ci sono tanti problemi Fornasari, forse
voi non ne siete al corrente, ma quella cartellina è piena di problemi da
affrontare e da risolvere, allora, siccome è tardi rinuncio alla cena, io vi
chiedo, adesso e chiedo anche al Sindaco di non trascurare le interpellanze,
quindi magari stiamo qua fino a tarda ora, perché sono urgenti, perché
riguardano una cifra che può essere 500.000 Euro che il Comune rischia di
perdere. Allora mi sembra che adesso che vi siete dati un bel modello politico,
scendiamo e mettiamo i piedi per terra, e affrontiamo tutti insieme,
benevolmente, questi problemi. Ci sono dodici punti all’ordine del giorno,
credo che sia ora di cominciare, Sindaco.>
Sindaco: <Io
vi ho dato la parola e questo mi è sembrato corretto. Mi auguro di arrivare
fino all’ultimo punto dell’ordine del giorno; vediamo come si evolverà questo
Consiglio.>
Lungarotti: <Vorrei
intervenire a titolo personale, visto
che sono stato tirato in ballo facendomi dire delle mezze cose. Abbiamo già
chiarito che lo Statuto parla e dice che i consiglieri comunali eletti dal
popolo possono svolgere la funzione di assessore, lo stesso Statuto si premura
poi di ricordare che possono essere anche nominati degli assessori esterni, i
quali devono avere però queste caratteristiche. Ora, la persona che io ho
citato è una persona degnissima, ero amico da ragazzo, quando andavamo in treno
cinquant’anni fa, ancora della madre, che è stata anche professoressa di mio
figlio, figurati se non conosco la famiglia e se la persona non è degnissima;
però non è questo il problema. Poi, per quello che riguarda il documento che ha
letto, Saccani adesso lui l’ha letto ed è padronissimo di fare quello che
vuole, ma quel documento lì, ha sbagliato l’indirizzo, non doveva essere
mandato al Comune di Bozzolo, doveva essere mandato al referente locale
bozzolese della Lega Nord, perché quello è un documento che ricorda degli
accordi presi e di conseguenza, a livello politico, andava mandato a loro; non vi ha niente a che fare l’Amministrazione comunale.
Altra cosa, su cui il pubblico ha sentito parlare questa
sera, è quella dichiarazione che è stata letta dal consigliere Poli in
Consiglio comunale il 15 di luglio u.s.: ora che cos’è che noi abbiamo
contestato? Prima di tutto che la dichiarazione venisse letta a nome di un
gruppo. Perché abbiamo contestato questo? Per il semplice motivo che presente
in quel momento c’era soltanto lui, l’assessore Poli, e c’era il vicesindaco,
il quale però sul documento si è astenuto; quindi tu, dicendo che votavi
contro, non potevi rappresentare quello che Saccani ha fatto, perché quindi era
un documento che riguardava solo te come persona. Tu dovevi dire: io farò così,
voterò contro, non il mio gruppo voterà contro. Quale mio gruppo? Luani era
assente, Saccani si è astenuto e non ha votato contro e allora, quando si parla
a nome degli altri, bisogna essere sicuri che almeno ci sia un altro che ti
segue nella votazione; senza contare il contenuto che, io ripeto, per carità di
patria, è soltanto, da un certo punto di vista, esilarante, dall’altro punto di
vista è un po’ terrificante, perché minaccia della gente di dire “voi avete
impostato un problema, quindi noi adiremo alle vie legali”. Io ho già detto
quello che dovevo dire, adesso c’è da lavorare e lavoriamo. L’importante, a mio
parere, è che questo pezzo ancora di percorso che noi abbiamo davanti, venga
intrapreso con delle cose fattive; la gente ha bisogno di cose concrete. Le
cose sono tante: c’è una situazione di carattere generale delicatissima, a
cascata gli enti locali, che sono coloro che hanno il maggior rapporto con la
popolazione, ne risentono. Questo è l’impegno che noi prendiamo; quindi stasera
siamo qui, lavoriamo anche fino a tardi e fra l’altro volevo comunicare al
Consiglio comunale una cosa di carattere normativo, per ricordarlo appunto ai
colleghi: in base all’ultima manovra economica, l’autorizzazione ad assentarsi
dal posto di lavoro da parte dei consiglieri comunali nel giorno in cui c’è
Consiglio comunale, viene modificata nel senso che l’autorizzazione è concessa
solo se la riunione del Consiglio comunale avviene in orario d’ufficio. Ecco
quindi che alcune remore che noi avevamo avuto sono quelle; siccome, poi,
alcune ditte private fanno pagare al Comune l’importo della giornata persa dal
loro dipendente, volevo ricordare che in base alla normativa, che è
immediatamente esecutiva, questa norma è modificata. Il Segretario penso che
potrà adesso dare un’occhiata alla normativa, ma penso di aver recepito lo
spirito.>
Saccani: <Per
chiarire un aspetto: l’indirizzo del documento. La tecnologia ci dà una mano;
le firme ovviamente non sono di quelle scritte a penna perché la distanza con
gli assessori e con il senatore Serafini che sta a Roma non ci consente di fare
una raccolta firme, comunque è pervenuta attraverso un’e-mail. L’indirizzo, il
destinatario del documento non è il Comune di Bozzolo, non è il Consiglio
comunale, bensì il Sindaco di Bozzolo, perché noi riteniamo che sia espressione
più alta di un’autorità istituzionale leghista e al segretario Marco Prandini.
Per la dichiarazione dell’assessore Poli, quella è appunto una dichiarazione,
non è un documento, perché non ha i caratteri del documento, che è stata
scritta per comodità, lui l’ha fatta a nome del gruppo degli assessori del PdL;
purtroppo in quell’occasione non ci fu la possibilità di confrontarsi con il
consigliere Luani, che poi tra l’altro era rimasto assente, e quindi gli assessori,
in quel momento, condivisero quel tipo di proposizione che non ha i caratteri
del documento e che quindi non necessita delle firme. È chiaro che chi parla si
prende le sue responsabilità; io penso che non sia un documento di carattere
minatorio, comunque che sottolineasse che qualora potessero essere ravvisate
responsabilità personali, ognuno era libero di agire in maniera assolutamente
legittima, come il nostro ordinamento prevede.>
Loatelli Irvano: <Visto che ci tengono molto, i consiglieri di opposizione,
a preoccuparsi che si vada avanti nel Consiglio cercherò di essere il più breve
possibile, però non penso che in un momento del genere non si possa intervenire
anche per chiarire alcuni punti. Parto dalle cose forse meno importanti, dalla
consigliera Gazzoni che dice che noi maltrattiamo Valentini: a dire la verità egli ha maltrattato il Sindaco e ha dato a noi dei
“piccoli uomini”, questo non è un giudizio benevolo, ma siccome il sig.
Valentini lo conosco e so dove può arrivare la sua intelligenza, mi limito solo
a dire che io lo ascolto, certo, ma so dove può arrivare il consigliere
Valentini. Anche per dire, visto che c’è un po’ di pubblico questa sera e
abbiamo la bontà di avere il pubblico bozzolese solo quando ci sono delle
situazioni di questo genere ed è anche per questo che molto probabilmente non ne sono a conoscenza, di quello che è stato fatto e di
quello che si sta facendo a livello di amministrazione comunale. Abbiamo già
avuto modo di chiudere i lavori per l’ambulatorio dell’ASL di via Bini; stiamo
sistemando e portando a termine via XXV Aprile, che è iniziata anni fa ed è
proseguita con la Giunta del sindaco Mussini; stiamo portando avanti le mura
gonzaghesche, anche queste comunque iniziate dalla giunta Mussini, anche se
abbiamo dovuto intervenire perché i finanziamenti rivolti a quel settore non
erano stati concessi. Siamo comunque perfettamente d’accordo su alcuni lavori,
su delle cose che tutti i bozzolesi dovrebbero approvare, al di là che siano di
maggioranza o di minoranza, per cui si cerca di fare quello per cui la
cittadinanza ci ha dato il suo mandato. Una piccola parentesi nei confronti del
problema dell’ospedale di Bozzolo e quando sarà il momento spiegheremo anche i
motivi del fatto che non stiamo dormendo e ci stiamo dando da fare, ma sotto
un’ottica diversa. Ribadisco qui a nome di tutta l’Amministrazione, della
Giunta uscita e dei consiglieri, che ci stiamo dando da fare, perché siamo
perfettamente d’accordo che il reparto di cardiorespiratoria è un’eccellenza e
dobbiamo mantenerla, però abbiamo anche aperto un’altra porta, perché non
vogliamo essere domani fregati da qualcun altro che sta facendo la politica del
“volemose bene”, aiutiamo Bozzolo, però sta già portando avanti altri progetti
in cui Bozzolo verrebbe stritolato; comunque avremo modo di parlarne a suo
tempo. Voglio far presente, anche a Valentini, ma a tutti i capigruppo qui
presenti, che penso che in questi due anni i consiglieri della Lega - faccio
presente che su una maggioranza di undici, sette più il Sindaco otto sono della
Lega - non abbiano mai fatto pesare questa situazione, tant’è che abbiamo
mantenuto quello che era stato concordato quando abbiamo fatto l’accordo
politico: quattro assessori al PdL, due alla Lega e il Sindaco alla Lega, col
vicesindaco del PdL. Noi abbiamo mantenuto questo spirito e lo stiamo
mantenendo ancora, questo sia chiaro. Le “dimissioni” che abbiamo dato in mano
al nostro Sindaco, lo sono in modo formale, perché sappiamo che da sola non può
svolgere, neanche in questo frattempo, tutte
le funzioni che si vengono a presentare a livello di Amministrazione. Però il
Sindaco sa che se fra cinque minuti afferma che Loatelli e Bologni non fanno
più parte della Giunta e non sono più assessori, noi rimarremo qui in Consiglio
e accetteremo, purché si risolva questa situazione a livello locale. Ringrazio
comunque anche il consigliere Lungarotti perché dice “manterrò il mio posto” e
non sarà lui a far mancare il numero legale; la ringrazio perché questa è la
posizione seria che un consigliere deve avere, tutte le altre cose, tutte le
mezze bugie dette o sottintese, ecc. da altri non ci interessano assolutamente.
Venendo poi al documento che il consigliere Michele Saccani ha letto,
effettivamente anche noi siamo rimasti attoniti, non l’abbiamo ricevuto come
sezione Lega, ma non gliene faccio una colpa, anche perché, al contrario del
nostro gruppo che ha una sua struttura e si
ritrova sistematicamente, loro sul territorio non esistono, quindi noi non
sappiamo con chi parlare. Quando dobbiamo prendere in considerazione un fatto
politico, con chi parliamo? Con Davide Luani capogruppo? Con l’allora
vicesindaco? Noi sappiamo che ancora, detto da Lungarotti qualche seduta
consiliare fa, a Milano risulta responsabile-coordinatore del PdL di Bozzolo
Giovanni Bettoni; se questo è cambiato vi prego di fare avere una notizia alla
nostra segreteria, perché almeno sappiamo con chi interfacciarci. Pertanto è
stata una mancanza di correttezza, di educazione e tatto da parte vostra perché
il Sindaco qui è Sindaco, ma nel nostro statuto è un militante come Loatelli e
come tanti altri e pertanto, a livello di sezione, il Sindaco ha voce in
capitolo per sé, come ognuno di noi; pertanto sarebbe stato opportuno che la
segreteria comunale di Bozzolo, visto che c’è e lavora, fosse messa al
corrente. Io non avevo intenzione stasera di leggere il documento in risposta
al documento che ha presentato il PdL, dato che non c’era stato consegnato, ma
siccome è stato letto qui in aula e che Lungarotti ci teneva a sapere cosa
c’era scritto nel documento del PdL, io penso che adesso sia il caso di leggere
quello che noi abbiamo dato agli organi di stampa, in quanto è un documento
politico Lega Nord di Bozzolo, perché la Lega Nord di Bozzolo, siccome conosce
il territorio, può eventualmente coinvolgere il proprio segretario di
circoscrizione e provinciale, però a Bozzolo ci sono i bozzolesi e pertanto
sono i leghisti bozzolesi che danno eventualmente mandato al nostro segretario
provinciale, dopo che si è raggiunto un accordo tra di noi.
Leggo perciò il documento:
“In risposta al comunicato del
gruppo consiliare del PdL, la Lega Nord di Bozzolo e i suoi amministratori
intendono precisare la volontà di mantenere fede al mandato elettorale in
coalizione con il PdL, sempre ammesso e non concesso che lo stesso PdL lo
voglia veramente. Lo spirito di collaborazione e di dedizione che gli otto
amministratori della Lega Nord di Bozzolo, su undici di maggioranza, hanno sino
ad ora saputo dimostrare, ha portato questa Amministrazione a tracciare un percorso
propositivo e concreto.
Le differenze politico-culturali
dei due partiti PdL e Lega, non hanno ostacolato l’attività amministrativa e le
differenti posizioni dei componenti la coalizione (come viene accennato
nel documento che ha letto Michele Saccani) hanno spesso rappresentato quella ricchezza culturale che
nasce dal confronto e dal dialogo. (Ti ricordo, qui non è scritto, che
in Consiglio non è mai stato dato un voto contrario all’ordine del giorno;
certo che in Giunta ognuno esprime la sua opinione, ma poi si decide congiuntamente.)
Non si può prescindere però da
alcuni punti fermi, come per esempio il rapporto di fiducia tra il Primo
cittadino e i suoi collaboratori e tra l’Amministrazione e la Cittadinanza.
Vicende private che possono intaccare tali rapporti, in quanto i ruoli
istituzionali richiedono serietà ed onestà; non possono essere taciute, non
possono essere nascoste o banalizzate e nemmeno usate per creare una crisi. La
condivisione delle regole della trasparenza, il comportamento adulto di chi non
crea lobby, di chi non è interessato a giochi di potere, favoriscono quella
collaborazione auspicata, determinante per la prosecuzione della coalizione e
dell’attività amministrativa, nell’ottica di un’unione di forze per poter
affrontare i tanti problemi che coinvolgono il nostro territorio. Se gli
assessori PdL hanno rassegnato le loro dimissioni in attesa di un
pronunciamento del loro coordinatore provinciale, ai fini della rinegoziazione
del nuovo assetto di Giunta, gli assessori della Lega hanno dichiarato al
Sindaco la disponibilità a rinunciare alle loro deleghe qualora lo ritenesse
opportuno, responsabilmente convinti di doverlo sostenere in questa delicata
fase politico-amministrativa. Il Comune ha bisogno di continuare la propria attività
amministrativa e non può permettersi il lusso di aspettare i tempi lunghi di
una certa politica politicante. Segretario sezione Lega Nord di Bozzolo, a cui
va il nostro ringraziamento.>
Sindaco: <Anch’io
mi unisco ai ringraziamenti.>
Valentini: <Solo
un appunto: intanto qui si conferma il clima non idilliaco che c’è all’interno
della maggioranza, in più la faccenda dell’ufficio dell’ASL è costata 335.000
Euro al Comune di Bozzolo; un ufficio che altrimenti l’ASL chiudeva, nonostante
abbia metà ospedale vuoto. In più per trent’anni l’ASL avrà l’uso di questi
locali, senza pagare un Euro di affitto. Questo è l’affare che avete fatto.>
Sindaco: <Poi
ne parleremo, adesso possiamo andare avanti?>
Valentini: <E
tutti i progetti che avete, a parte via XXV Aprile, sono della vecchia
Amministrazione.>
Sindaco: <Adesso
andiamo avanti con l’ordine del giorno.>
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