giovedì 29 settembre 2011

Consiglio Comunale 29/09/11 - Comunicazioni del Sindaco


L’integrale dibattito dei Consiglieri comunali di cui al presente punto dell’ordine del giorno è riportato in cd allegato al verbale n° 54 della seduta odierna.

Sindaco:           <Con decreto n° 27 del 13/09/2011 ho revocato la nomina alla carica di assessore con funzioni di vicesindaco del Comune di Bozzolo al sig. Michele Saccani, nato a Parma il 28/07/1980. La motivazione consiste nell’essere venuto meno il rapporto fiduciario. In seguito ho nominato come vicesindaco, in data 13/09/2011, l’assessore Marzio Bologni, nato a Viadana il 10/12/1951.
In data 27 settembre 2011 ho ricevuto le dimissioni dell’assessore Paolo Rosa, dell’assessore Francesca Cerati e dell’assessore Curzio Poli e pur non venendo meno il sostegno nei miei confronti.
Vedete tutti i consiglieri, non vedete neanche un assessore perché hanno, anche i due assessori della Lega, il dr. Loatelli e Marzio Bologni, simbolicamente rimesso le deleghe, quindi il loro mandato nelle mie mani, per potermi permettere di ricomporre la Giunta in un clima più sereno. Quindi ci siamo presi un attimo di pausa per fare tutte le nostre riflessioni.
Siamo qui per continuare, per andare avanti e per lavorare con lo stesso impegno.
Un’altra comunicazione per me importante: ho comunicato ieri con la segreteria dell’assessore alla sanità regionale Bresciani; presenzierà ad un Consiglio aperto che avverrà il 28 di ottobre alle ore 19.00 qui a Bozzolo, dove parleremo di un problema che ci sta particolarmente a cuore, che è quello del nostro presidio di riabilitazione. Poi organizzeremo e vi diremo dove si terrà questo Consiglio.>

Valentini Giuseppe:                   <Noi stiamo vivendo una situazione abbastanza grave; io mi associo a quanto lei ha detto riguardo al vicesindaco, lei conosce anche le mie intenzioni e quindi per me è stato un passo dovuto, anche se mi dispiace perché poteva essere preso molto prima e magari gestito un po’ meglio anche dall’interessato. È stato un passo sicuramente doloroso per tutta la nostra Amministrazione. Comunque io auguro all’ex vicesindaco che risolva le sue questioni perché mi spiace che le cose vadano così.
Comunque adesso noi vediamo che la situazione si è abbastanza ingarbugliata, al di là delle sue parole non so come si possa riprendere. Mettere delle pezze ancora quando due assessori se ne sono già andati nel giro di 3-4 mesi, ora se ne sono andati altri tre, gli altri due hanno rimesso le deleghe nelle mani del Sindaco, ora non so che razza di clima ci possa essere all’interno di questa Amministrazione; noi siamo molto preoccupati; il nostro paese sta andando a catafascio, non c’è una programmazione, non c’è una progettualità, non c’è nulla; sono mesi e mesi che si è fermi, completamente, e ciò, in un momento come questo, è deleterio per il nostro paese. Adesso aspettiamo, come dicevano, che dall’alto qualche mezza figura ci dia la ricetta per poter risolvere la questione, perché non essendo in grado noi o voi, veramente, di gestire la situazione, sperate sempre che sia qualcun altro che vi risolva la situazione, che vi tolga le castagne dal fuoco. Questo è molto grave, vuol dire che non avete il coraggio di affrontare le situazioni. Amministrare vuol dire avere coraggio, non è la prima volta che ve lo dico, d’accordo che don Abbondio diceva che il coraggio chi non ce l’ha non se lo può dare, però stiamo a casa allora, perché questi sono momenti tristi, e non è possibile abbandonare così il Comune. Cosa andiamo avanti, ancora per mesi così? Poi si riprenderà? Con che clima? Ci sono ancora due anni, cosa faremo in questi due anni? Vale la pena? È questo che io dico. Adesso chi troverete, qualche altro che vi chiuda qualche buco? Con che spirito? Io è questo che voglio dire, e se mi permettete voglio anche dare un consiglio al Sindaco (lo prenda quasi come il consiglio di un padre) lei è in una situazione …>

Sindaco:           <Io non voglio parlare della mia situazione, non voglio neanche arrivare a quello che lei ha detto sulla stampa, che è stato veramente molto sgradevole, lei pensi ai suoi problemi personali, qui si parla di Amministrazione, e questi comunque per me non sono dei problemi, anzi offende le donne che riescono ad andare avanti con la propria famiglia, ad avere dei figli e a mantenere un lavoro. Quindi io non le permetto di andare avanti con questo discorso che non porta da nessuna parte e si vergogni. Dove vede lei un paese che sta andando allo sfascio? Me lo dica!>

Valentini:         <Sono mesi che non c’è una delibera. Sono quattro mesi che non facciamo Consiglio comunale.>

Sindaco:           <Ma cosa sta dicendo? Solo lei ha queste percezioni. Lei si sta inventando le cose.>

Valentini:         <No, non me le sto inventando.>

Sindaco:           <Sì, se le sta inventando, non sa cosa dire, perché il valore del suo discorso è pari a zero. E non si permetta di parlare delle mie cose personali.>

Valentini:         <Lungi da me il volerla offendere.>

Sindaco:           <Adesso per favore cambi discorso e parli di amministrazione e di cose serie.>

Valentini:         <Intanto sulla stampa non hanno riportato quello che ho detto, ma soltanto dei pezzi che non corrispondono a quanto da me affermato. Comunque io dico soltanto che a questa situazione bisogna reagire in modo diverso; partire dal nuovo, chi ci sarà ci sarà, per potere avere almeno davanti a noi cinque anni nuovi, non è possibile continuare così. Sottolineo, inoltre, che ancora una volta manca il capogruppo del PdL e questo è gravissimo, perché in queste situazioni dove c’è da discutere, perché queste cose vanno discusse in Consiglio comunale, si scappa, non si va, c’è sempre qualcosa da fare. Quindi vuol dire che si sente poco il problema del proprio paese; non c’è passione.>

Sindaco:           <Ma questo lo dice lei, i discorsi che fa non sono costruttivi. Si tratta di problemi che dobbiamo risolvere internamente e lo faremo, a prescindere da quello che lei sta dicendo.>

Valentini:         <Ma così il paese va alla rovina.>

Sindaco:           <Ma dove sta andando a rotoli?>

Valentini:         <Comunque la nostra preoccupazione è che andando avanti di questo passo, ci si continua a trascinare, ma non si conclude niente di buono, quindi io auspico che ci sia una ripartenza vera, con un nuovo gruppo, con nuovi ideali, con una nuova volontà di affrontare veramente i problemi, perché così non si va da nessuna parte.>

Lungarotti Francesco:    <Io prendo atto delle comunicazioni che la dr.ssa Compagnoni ha fatto, però ci sono alcune cose che noi dobbiamo chiarire una volta per tutte e dobbiamo cercare di essere coerenti. Cominciamo col dire che agli atti, almeno, da notizia di stampa risulta che gli assessori comunali Poli, Rosa e Cerati hanno rimesso le loro deleghe, cioè hanno dato le dimissioni da assessori, allegando alle loro dimissioni un documento di carattere politico; io intanto chiedo al Segretario, dato che ormai abbiamo già visto le dimissioni e che quindi l’atto è pubblico, se non è possibile averne copia, se fosse anche subito non andrebbe male, per vedere un attimo quello che c’è scritto, visto che vengono portate delle argomentazioni che sono di carattere politico, c’è un documento politico allegato, lo dobbiamo vedere. Su questo metodo, io ho però delle forti perplessità, perché i cittadini bozzolesi non hanno eletto una giunta, non hanno eletto un’amministrazione comunale dietro un accordo di carattere politico spartitorio quattro assessori di qua, due assessori di là e compagnia bella, hanno eletto l’Amministrazione scegliendo fra una lista che aveva come capolista il Sindaco che la guidava - questa era la scheda che gli elettori bozzolesi hanno trovato - e una lista di candidati fra cui hanno dato le loro preferenze. Sulla lista di questi candidati, il primo dei candidati era Giovanni Bettoni, che allora rappresentava il Popolo della Libertà. Questo è quello che è avvenuto e che i bozzolesi hanno scelto, quindi ai bozzolesi di quello che scrive il signor Maccari non gliene può fregare di meno; che interessa ai bozzolesi sono le cose concrete che l’Amministrazione fa e propone. Nulla vietava che gli assessori dimissionari facessero una dichiarazione in questa sede, per spiegare le motivazioni che, a tutt’ora, ci sono sconosciute. Sono dimissioni a cascata perché è stato dimissionato il vicesindaco? Sono queste le motivazioni? Perché se sono queste, non sono di carattere amministrativo. D’altronde non dimentichiamoci che sulla stampa di questi giorni è venuto fuori che invece, posta da parte dei dimissionati o dei dimissionandi c’è una serie di problemi di carattere politico-amministrativo: viene tirata fuori la piscina, viene tirato fuori il 150° dell’Unità d’Italia, vengono tirate fuori altre motivazioni, vengono tirate fuori anche delle motivazioni che sarebbero quelle che siccome qualche consigliere della Lega avrebbe avuto da ridire sul funzionamento di qualche assessorato, pare che questo consigliere qui sia da interdire dall’attività e da porgli l’anatema contro, perché si è arrischiato a criticare qualcuno. Ora siamo in un regime democratico: se un amministratore, anche del mio colore politico o che fa parte dell’Amministrazione che io rappresento non funziona, se è carente su alcuni punti, lo potrò pur dire, se non altro in maniera propositiva, per farlo migliorare e per fare migliorare le cose. Questo è il discorso. Ecco quindi che la cosa mi lascia perplesso. Una cosa però volevo dire, per venire all’invito che mi faceva l’amico Bologni della frase latina, io avevo questa: di farmi interprete di quello che la cittadinanza penso voglia e di dire, come diceva Cicerone a Catilina quo usque tandem abutere patienta nostra? Fino a quando si abuserà della nostra pazienza? Perché il discorso fondamentale è anche quello che abbiamo lasciato e non abbiamo fatto polemiche, anche quando ci è stato presentato in questo Consiglio comunale un assessore al bilancio che non era idoneo a ricoprire quell’incarico. Poi è vero che da parte di qualche consigliere, anche di maggioranza, ci possono essere critiche, ma d’altronde, lo spirito dello Statuto è molto chiaro: all’articolo 25 “Composizione della Giunta” dice che possono far parte della Giunta comunale anche cittadini non eletti – e dice però – che abbiano chiara esperienza tecnica e professionale. Chiara esperienza tecnica e professionale vuol dire che ci può essere come assessore al bilancio uno magari che è laureato in scienze politiche, che però ha fatto l’impiegato in uno studio commercialista per dieci anni, ha acquisito un’esperienza di carattere professionale, ma l’assessore al bilancio che noi avevamo non poteva ricoprire questo incarico. Io volevo andare dal Prefetto per cercare di chiarire questi problemi, si è portato pazienza, però non si può portare più pazienza.
Poi c’è un altro discorso che mi sento di fare, che è questo: io a differenza del consigliere, amico Valentini, non ritengo opportuno che Bozzolo venga privato in questo momento di una amministrazione che porterebbe questo Comune ad avere un commissario prefettizio da qui sino al giugno del 2012; quindi, da questo punto di vista sappiano i colleghi consiglieri comunali, che senza chiedere nulla e senza pretendere nulla io garantirò, in ogni caso, la sopravvivenza dell’esperienza amministrativa almeno fino al giugno del 2012. Quindi il mio voto ci sarà ed è un voto in cambio di niente, non pretendo niente; pretendo solo di mantenere fede all’impegno che mi sono assunto con gli elettori bozzolesi, che ci hanno dato una fiducia non vulcanica e non stratosferica, ma pur sempre una fiducia che mi chiama a rappresentarli.>

Bettoni Giovanni:         <Faccio i complimenti a Marzio Bologni perché come primo atto, dopo la sua nomina, ha proposto di dare la moneta “Doppia d’Oro” a Maria Teresa Balestreri: ha fatto onore a tutto il paese perché so che è una signora che merita e pertanto mi unisco con lui al fatto che la “Doppia d’Oro” sia stata data a un rappresentante di Bozzolo che dà lustro; rispetto a quella data in Sicilia c’è una bella differenza.
Poi, riguardo ad una frase che mi è stata attribuita su “La Provincia” riguardo a una presunta presa di posizione contro la Lega, smentisco categoricamente; credo che poi la riflessione vi farà capire anche il perché: che ci sia molta confusione questo è negli atti, perché sono mesi che non si capisce come andrà a finire e nemmeno adesso sappiamo come, perché abbiamo letto da chi è stato estromesso dalla Giunta e dalla carica di vicesindaco, comunicati o invettive e bordate contro la Lega all’inizio, presunta colpevole di ogni nefandezza, diciamo, salvo poi ricredersi e chiedere al Sindaco di poter rientrare, come se il Sindaco non fosse un rappresentante della Lega. O il Sindaco è della Lega o non lo è, perché non si capisce.
E poi si parla sempre di PdL, però negli atti ufficiali, anche nell’ultimo Consiglio chiuso, è stato presentato a nome del PdL un comunicato, giustamente contestato dalla signora Gazzoni, del quale aveva chiesto la firma ed è stato consegnato senza firma. Ci sono più motivazioni che ci fanno chiedere chi è che rappresenta il PdL, perché c’è un capogruppo, ma i comunicati non vengono mai firmati dal capogruppo; non sappiamo se li condivide; oggi è assente; avrà pure i suoi impegni, ma era assente anche nel Consiglio chiuso e quindi quando ci sono dei momenti importanti è giusto che il capogruppo, se si è assunto la responsabilità di rappresentare un gruppo, ci sia, a meno che abbia perso la voglia di rappresentare o si vergogni un po’ a rappresentare chi si ritiene ancora del PdL, perché questo è. Non lo so; io so soltanto che il mondo fuori corre e qua sono sei mesi che discutiamo di come mettere a posto la Giunta e non si sa ancora come andrà a finire.>

Fornasari Lodovico:                    <Innanzitutto ringrazio per i vari interventi dei capigruppo di opposizione; soprattutto il consigliere Lungarotti e ringrazio anche per il chiarimento sulle dichiarazioni che in questi giorni e soprattutto in queste settimane stanno sistematicamente apparendo sulla stampa, spesso e volentieri travisate. Volevo anche tranquillizzare Valentini, perché l’attuale Amministrazione sta andando avanti e non mi sembra che al momento si stia tralasciando qualcosa di veramente importante, o perlomeno che l’Amministrazione stia cadendo in sfacelo, nel senso che non ci sono cose burocratiche o atti di importanza elevata che vengono tralasciati sistematicamente, appositamente, così come vuole far credere lei, dall’attuale Amministrazione. È comunque mio compito come capogruppo e come esponente della Lega ribadire che è mia intenzione fare chiarezza, assieme al gruppo e assieme al PdL, in tempi brevissimi, perché giustamente l’Amministrazione ha bisogno di una guida chiara e certa, e dev’essere trasparente anche per la cittadinanza. Quindi sarà mio compito, assieme al movimento al quale appartengo, risolvere in tempi brevissimi: quindi rinominare la Giunta - che poi verrà nominata dal nostro Sindaco, che è della Lega ma è anche sindaco di tutta la cittadinanza (per chi l’ha votata). Quindi l’unica rassicurazione che voglio dare è che farò di tutto, assieme ai miei colleghi e al Sindaco, per risolvere in tempi celeri questa situazione, in modo da potere offrire comunque una nuova squadra al fine di potere affrontare le emergenze (al momento non ce ne sono) e tutti gli atti necessari per potere andare avanti da qui ai prossimi due anni che ci aspettano.>

Saccani Michele:          <Sostituisco il capogruppo Luani che è assente per motivi di lavoro, quindi giustificato nonostante si rilevi, in maniera a mio avviso anche poco rispettosa, la sua assenza, come se fosse frutto di una strategia. Prendo la parola per rispondere un po’ agli interventi che mi hanno preceduto, innanzitutto leggendo quello che è il documento politico che è stato presentato allegato alle dimissioni dei tre assessori del PdL, in modo che, nonostante vi siano state ampie anticipazioni sugli organi di stampa, ecc. possa essere a conoscenza del Consiglio comunale e di tutta la cittadinanza:
“In esito all’incontro di verifica di maggioranza tenutosi in data 21 settembre 2011, il gruppo consiliare e di Giunta del PdL, alla luce delle recenti vicende politico-amministrative in ordine alla prosecuzione del percorso amministrativo affidato alla coalizione PdL – Lega Nord, risultante dalle elezioni del giugno 2009, assume le seguenti linee di indirizzo, validate dal coordinatore provinciale Carlo Maccari e dal suo vice vicario senatore Giancarlo Serafini:
Al fine di non compromettere l’accordo elettorale di programma e di non snaturare la matrice politica e di coalizione in esso contenuta, riflesso dell’attuale modello regionale e nazionale, il PdL ritiene opportuna una riflessione delle forze componenti la coalizione sui presupposti politici ed amministrativi fondanti l’attuale assetto di maggioranza.
L’attuale assetto politico, infatti, non consente di garantire un’azione amministrativa e di governo del Comune efficace, anche in relazione alle importanti questioni e problematiche che l’amministrazione è chiamata ad affrontare nei prossimi mesi e che richiedono una coalizione coesa che operi con determinazione e sintonia; è necessario ristabilire un clima di serenità, fiducia reciproca e collaborazione, quale garanzia della realizzazione dei contenuti di programma.
Sono tuttavia evidenti a tutti chiari segnali di deterioramento dello spirito di coalizione:
la revoca delle deleghe di Assessore all’Urbanistica e al Personale nonché delle funzioni vicarie a Michele Saccani, che disattende gli indirizzi del coordinatore provinciale PdL;
i comportamenti non istituzionali di alcuni consiglieri leghisti volti a delegittimare le funzioni e l’operato dei nostri assessori;
le differenti posizioni delle componenti la coalizione rispetto ad alcune scelte amministrative non secondarie.
Per queste ragioni il PdL, con atteggiamento propositivo e di chiarezza nei confronti della cittadinanza, ritiene opportuno rimettere nelle mani del Sindaco le deleghe conferite ai suoi assessori, al fine di agevolare un dialogo con la Lega che comporti un contributo migliorativo all’azione amministrativa della coalizione, affidando al Coordinatore provinciale ed ai componenti del gruppo consiliare PdL la titolarità alla rinegoziazione e rimodulazione dell’accordo elettorale.
A tal fine, con senso di responsabilità istituzionale nei confronti di tutta la cittadinanza, il gruppo consiliare PdL garantirà l’appoggio al Sindaco in attesa che PdL e Lega facciano sintesi sulla definizione del nuovo assetto di Giunta, auspicando che nel frattempo non vengano esperiti tentativi di negoziazione finalizzati alla costituzione di maggioranze differenti rispetto a quella decisa dagli elettori.
A questo proposito il PdL ritiene fondamentale che il Sindaco, a cui si rinnova la stima e la fiducia, soprattutto in questo frangente, affermi con decisione il ruolo di garante PdL-Lega, assicurando la legittimità politica ed amministrativa di coloro che verranno individuati per la composizione della Giunta, garantendo la collegialità delle scelte amministrative-programmatiche e da ultimo intervenendo sulle proporzioni numeriche dei componenti PdL, quali presupposti di equilibrio all’interno della coalizione.”
Il documento è stato firmato dall’assessore regionale Maccari, dal suo vice coordinatore provinciale PdL senatore Giancarlo Serafini, dai componenti del gruppo consiliare e di Giunta: il sottoscritto, Poli, Luani, Cerati e Rosa. Nel concludere la lettura di questo documento, innanzitutto voglio ringraziare chi del mio gruppo oggi non è qui tra noi perché essendo assessore esterno ovviamente non ha conservato, attraverso le dimissioni, un seggio in Consiglio comunale. Li voglio ringraziare per la collaborazione e per l’apporto che han dato in questi mesi a questa Amministrazione, soprattutto manifestare loro un’attestazione di grande stima e di profonda amicizia che da parte mia è sicuramente sincera e spontanea e penso che possa essere condivisa anche da tutti. Il documento politico, nonostante qualcuno lo possa vedere un po’ condito da un linguaggio politichese, sembra che tracci in maniera abbastanza chiara quelli che sono i contenuti politici che abbiamo voluto manifestare; contenuti politici che sono da noi stati condivisi, che possono essere sicuramente opinabili da parte dell’opposizione o anche da parte di altri gruppi, ma in questo momento noi riteniamo che questa sia la riflessione da fare. Voglio rispondere, ma senza polemizzare, perché mi sembra che lo spirito con il quale ci accingiamo ad affrontare questa nuova stagione, che io mi auguro sia più breve possibile - è assolutamente costruttivo, lungi dal voler manifestare personalismi, rivalse, ecc.; in ogni caso, l’impostazione è un’impostazione di carattere politico, noi ci sentiamo di appoggiare il Sindaco, perché il Sindaco lo individuiamo come garante della nostra coalizione. Rispondo brevemente ad alcuni quesiti che sono stati posti dai colleghi dell’opposizione, in particolare sulla questione posta da Lungarotti, cioè il fatto che questa è una lista politica: ci siamo presentati coi simboli, sapevamo che c’erano delle differenze, altrimenti ci sarebbe stato un simbolo unico, però quello era il modello che abbiamo scelto, abbiamo fatto un accordo di coalizione, questo, nolente o volente, va a condizionare chiaramente anche la vita politica del Comune di Bozzolo, perché l’accordo sta in piedi sui presupposti che tutti insieme abbiamo sottoscritto e firmato.
Ho sentito prima dire da Bettoni del fatto di rientrare, ma nessuno qui ha chiesto di rientrare, anzi io dico subito che mi rendo indisponibile fin da ora (ma penso che nessuno mai me lo verrà a chiedere) ad incarichi di Giunta in questa Amministrazione. La mia disponibilità è quella di mettere al servizio della cittadinanza, di questo Consiglio comunale, eventualmente un’esperienza, in base anche alle determinazioni di carattere politico, che la forza a cui appartengo riterrà di sostenere; quindi smentisco qualsiasi tipo di richiesta di rientro in Giunta da parte mia. Penso che i colleghi ex assessori, da parte loro, con le dimissioni abbiano dato un segnale forte, che io interpreto come volontà di rasserenare e ristabilire il clima che si era instaurato all’inizio di questa esperienza.
Un appunto a Lungarotti lo devo fare, perché quando continua a criticarmi l’assessore al bilancio Cerati, io non so perché ce l’abbia tanto su con lei; io la trovo una persona squisita e di grande competenza; mi dispiace che questo appunto sull’incompetenza statutaria che forse è anche un modo un po’ rigido di interpretare la missione di un assessore, venga costantemente rivolto a questa persona. D’altra parte io ero assessore all’urbanistica e non sono un urbanista, l’assessore Poli era ai lavori pubblici e non è un ingegnere, l’assessore Loatelli è alla sicurezza – anche se sono tutti consiglieri non c’entra, il discorso è diverso; l’assessore Rosa è esterno alle attività produttive e non è un commercialista. Io voglio dire che mi sembra veramente una polemica sterile che svilisce un po’ anche il ruolo e l’impegno che una persona ha profuso fino ad ora.>

Gazzoni Emilia:           <Trascuro il problema della firma, era stata chiesta solo perché, in quel Consiglio a porte chiuse, il documento letto conteneva delle minacce nei confronti della minoranza. Se qualcuno ha scelto di adottare queste formule, dovrebbe anche avere il coraggio di sottoscriverle; comunque questo è un punto secondario. Volevo però concordare con te una definizione: hai detto che volete mantenere questo modello politico perché è lo specchio, il riflesso del modello regionale e nazionale; sono perfettamente d’accordo! Anche a livello nazionale sono mesi che non si fa niente e allora io mi riallaccio ai sei mesi di cui parlava Bettoni e anche al discorso iniziale di Valentini, che viene sempre maltrattato, ma purtroppo siamo qua da questa parte, perché nella sua cartellina, all’ordine del giorno, ci sono tanti problemi Fornasari, forse voi non ne siete al corrente, ma quella cartellina è piena di problemi da affrontare e da risolvere, allora, siccome è tardi rinuncio alla cena, io vi chiedo, adesso e chiedo anche al Sindaco di non trascurare le interpellanze, quindi magari stiamo qua fino a tarda ora, perché sono urgenti, perché riguardano una cifra che può essere 500.000 Euro che il Comune rischia di perdere. Allora mi sembra che adesso che vi siete dati un bel modello politico, scendiamo e mettiamo i piedi per terra, e affrontiamo tutti insieme, benevolmente, questi problemi. Ci sono dodici punti all’ordine del giorno, credo che sia ora di cominciare, Sindaco.>

Sindaco:           <Io vi ho dato la parola e questo mi è sembrato corretto. Mi auguro di arrivare fino all’ultimo punto dell’ordine del giorno; vediamo come si evolverà questo Consiglio.>

Lungarotti:       <Vorrei intervenire a  titolo personale, visto che sono stato tirato in ballo facendomi dire delle mezze cose. Abbiamo già chiarito che lo Statuto parla e dice che i consiglieri comunali eletti dal popolo possono svolgere la funzione di assessore, lo stesso Statuto si premura poi di ricordare che possono essere anche nominati degli assessori esterni, i quali devono avere però queste caratteristiche. Ora, la persona che io ho citato è una persona degnissima, ero amico da ragazzo, quando andavamo in treno cinquant’anni fa, ancora della madre, che è stata anche professoressa di mio figlio, figurati se non conosco la famiglia e se la persona non è degnissima; però non è questo il problema. Poi, per quello che riguarda il documento che ha letto, Saccani adesso lui l’ha letto ed è padronissimo di fare quello che vuole, ma quel documento lì, ha sbagliato l’indirizzo, non doveva essere mandato al Comune di Bozzolo, doveva essere mandato al referente locale bozzolese della Lega Nord, perché quello è un documento che ricorda degli accordi presi e di conseguenza, a livello politico, andava mandato a loro; non vi ha niente a che fare l’Amministrazione comunale.
Altra cosa, su cui il pubblico ha sentito parlare questa sera, è quella dichiarazione che è stata letta dal consigliere Poli in Consiglio comunale il 15 di luglio u.s.: ora che cos’è che noi abbiamo contestato? Prima di tutto che la dichiarazione venisse letta a nome di un gruppo. Perché abbiamo contestato questo? Per il semplice motivo che presente in quel momento c’era soltanto lui, l’assessore Poli, e c’era il vicesindaco, il quale però sul documento si è astenuto; quindi tu, dicendo che votavi contro, non potevi rappresentare quello che Saccani ha fatto, perché quindi era un documento che riguardava solo te come persona. Tu dovevi dire: io farò così, voterò contro, non il mio gruppo voterà contro. Quale mio gruppo? Luani era assente, Saccani si è astenuto e non ha votato contro e allora, quando si parla a nome degli altri, bisogna essere sicuri che almeno ci sia un altro che ti segue nella votazione; senza contare il contenuto che, io ripeto, per carità di patria, è soltanto, da un certo punto di vista, esilarante, dall’altro punto di vista è un po’ terrificante, perché minaccia della gente di dire “voi avete impostato un problema, quindi noi adiremo alle vie legali”. Io ho già detto quello che dovevo dire, adesso c’è da lavorare e lavoriamo. L’importante, a mio parere, è che questo pezzo ancora di percorso che noi abbiamo davanti, venga intrapreso con delle cose fattive; la gente ha bisogno di cose concrete. Le cose sono tante: c’è una situazione di carattere generale delicatissima, a cascata gli enti locali, che sono coloro che hanno il maggior rapporto con la popolazione, ne risentono. Questo è l’impegno che noi prendiamo; quindi stasera siamo qui, lavoriamo anche fino a tardi e fra l’altro volevo comunicare al Consiglio comunale una cosa di carattere normativo, per ricordarlo appunto ai colleghi: in base all’ultima manovra economica, l’autorizzazione ad assentarsi dal posto di lavoro da parte dei consiglieri comunali nel giorno in cui c’è Consiglio comunale, viene modificata nel senso che l’autorizzazione è concessa solo se la riunione del Consiglio comunale avviene in orario d’ufficio. Ecco quindi che alcune remore che noi avevamo avuto sono quelle; siccome, poi, alcune ditte private fanno pagare al Comune l’importo della giornata persa dal loro dipendente, volevo ricordare che in base alla normativa, che è immediatamente esecutiva, questa norma è modificata. Il Segretario penso che potrà adesso dare un’occhiata alla normativa, ma penso di aver recepito lo spirito.>

Saccani:           <Per chiarire un aspetto: l’indirizzo del documento. La tecnologia ci dà una mano; le firme ovviamente non sono di quelle scritte a penna perché la distanza con gli assessori e con il senatore Serafini che sta a Roma non ci consente di fare una raccolta firme, comunque è pervenuta attraverso un’e-mail. L’indirizzo, il destinatario del documento non è il Comune di Bozzolo, non è il Consiglio comunale, bensì il Sindaco di Bozzolo, perché noi riteniamo che sia espressione più alta di un’autorità istituzionale leghista e al segretario Marco Prandini. Per la dichiarazione dell’assessore Poli, quella è appunto una dichiarazione, non è un documento, perché non ha i caratteri del documento, che è stata scritta per comodità, lui l’ha fatta a nome del gruppo degli assessori del PdL; purtroppo in quell’occasione non ci fu la possibilità di confrontarsi con il consigliere Luani, che poi tra l’altro era rimasto assente, e quindi gli assessori, in quel momento, condivisero quel tipo di proposizione che non ha i caratteri del documento e che quindi non necessita delle firme. È chiaro che chi parla si prende le sue responsabilità; io penso che non sia un documento di carattere minatorio, comunque che sottolineasse che qualora potessero essere ravvisate responsabilità personali, ognuno era libero di agire in maniera assolutamente legittima, come il nostro ordinamento prevede.>

Loatelli Irvano:             <Visto che ci tengono molto, i consiglieri di opposizione, a preoccuparsi che si vada avanti nel Consiglio cercherò di essere il più breve possibile, però non penso che in un momento del genere non si possa intervenire anche per chiarire alcuni punti. Parto dalle cose forse meno importanti, dalla consigliera Gazzoni che dice che noi maltrattiamo Valentini: a dire la verità egli ha maltrattato il Sindaco e ha dato a noi dei “piccoli uomini”, questo non è un giudizio benevolo, ma siccome il sig. Valentini lo conosco e so dove può arrivare la sua intelligenza, mi limito solo a dire che io lo ascolto, certo, ma so dove può arrivare il consigliere Valentini. Anche per dire, visto che c’è un po’ di pubblico questa sera e abbiamo la bontà di avere il pubblico bozzolese solo quando ci sono delle situazioni di questo genere ed è anche per questo che molto probabilmente non ne sono a conoscenza, di quello che è stato fatto e di quello che si sta facendo a livello di amministrazione comunale. Abbiamo già avuto modo di chiudere i lavori per l’ambulatorio dell’ASL di via Bini; stiamo sistemando e portando a termine via XXV Aprile, che è iniziata anni fa ed è proseguita con la Giunta del sindaco Mussini; stiamo portando avanti le mura gonzaghesche, anche queste comunque iniziate dalla giunta Mussini, anche se abbiamo dovuto intervenire perché i finanziamenti rivolti a quel settore non erano stati concessi. Siamo comunque perfettamente d’accordo su alcuni lavori, su delle cose che tutti i bozzolesi dovrebbero approvare, al di là che siano di maggioranza o di minoranza, per cui si cerca di fare quello per cui la cittadinanza ci ha dato il suo mandato. Una piccola parentesi nei confronti del problema dell’ospedale di Bozzolo e quando sarà il momento spiegheremo anche i motivi del fatto che non stiamo dormendo e ci stiamo dando da fare, ma sotto un’ottica diversa. Ribadisco qui a nome di tutta l’Amministrazione, della Giunta uscita e dei consiglieri, che ci stiamo dando da fare, perché siamo perfettamente d’accordo che il reparto di cardiorespiratoria è un’eccellenza e dobbiamo mantenerla, però abbiamo anche aperto un’altra porta, perché non vogliamo essere domani fregati da qualcun altro che sta facendo la politica del “volemose bene”, aiutiamo Bozzolo, però sta già portando avanti altri progetti in cui Bozzolo verrebbe stritolato; comunque avremo modo di parlarne a suo tempo. Voglio far presente, anche a Valentini, ma a tutti i capigruppo qui presenti, che penso che in questi due anni i consiglieri della Lega - faccio presente che su una maggioranza di undici, sette più il Sindaco otto sono della Lega - non abbiano mai fatto pesare questa situazione, tant’è che abbiamo mantenuto quello che era stato concordato quando abbiamo fatto l’accordo politico: quattro assessori al PdL, due alla Lega e il Sindaco alla Lega, col vicesindaco del PdL. Noi abbiamo mantenuto questo spirito e lo stiamo mantenendo ancora, questo sia chiaro. Le “dimissioni” che abbiamo dato in mano al nostro Sindaco, lo sono in modo formale, perché sappiamo che da sola non può svolgere, neanche in questo frattempo, tutte le funzioni che si vengono a presentare a livello di Amministrazione. Però il Sindaco sa che se fra cinque minuti afferma che Loatelli e Bologni non fanno più parte della Giunta e non sono più assessori, noi rimarremo qui in Consiglio e accetteremo, purché si risolva questa situazione a livello locale. Ringrazio comunque anche il consigliere Lungarotti perché dice “manterrò il mio posto” e non sarà lui a far mancare il numero legale; la ringrazio perché questa è la posizione seria che un consigliere deve avere, tutte le altre cose, tutte le mezze bugie dette o sottintese, ecc. da altri non ci interessano assolutamente. Venendo poi al documento che il consigliere Michele Saccani ha letto, effettivamente anche noi siamo rimasti attoniti, non l’abbiamo ricevuto come sezione Lega, ma non gliene faccio una colpa, anche perché, al contrario del nostro gruppo che ha una sua struttura e si ritrova sistematicamente, loro sul territorio non esistono, quindi noi non sappiamo con chi parlare. Quando dobbiamo prendere in considerazione un fatto politico, con chi parliamo? Con Davide Luani capogruppo? Con l’allora vicesindaco? Noi sappiamo che ancora, detto da Lungarotti qualche seduta consiliare fa, a Milano risulta responsabile-coordinatore del PdL di Bozzolo Giovanni Bettoni; se questo è cambiato vi prego di fare avere una notizia alla nostra segreteria, perché almeno sappiamo con chi interfacciarci. Pertanto è stata una mancanza di correttezza, di educazione e tatto da parte vostra perché il Sindaco qui è Sindaco, ma nel nostro statuto è un militante come Loatelli e come tanti altri e pertanto, a livello di sezione, il Sindaco ha voce in capitolo per sé, come ognuno di noi; pertanto sarebbe stato opportuno che la segreteria comunale di Bozzolo, visto che c’è e lavora, fosse messa al corrente. Io non avevo intenzione stasera di leggere il documento in risposta al documento che ha presentato il PdL, dato che non c’era stato consegnato, ma siccome è stato letto qui in aula e che Lungarotti ci teneva a sapere cosa c’era scritto nel documento del PdL, io penso che adesso sia il caso di leggere quello che noi abbiamo dato agli organi di stampa, in quanto è un documento politico Lega Nord di Bozzolo, perché la Lega Nord di Bozzolo, siccome conosce il territorio, può eventualmente coinvolgere il proprio segretario di circoscrizione e provinciale, però a Bozzolo ci sono i bozzolesi e pertanto sono i leghisti bozzolesi che danno eventualmente mandato al nostro segretario provinciale, dopo che si è raggiunto un accordo tra di noi.
Leggo perciò il documento:
“In risposta al comunicato del gruppo consiliare del PdL, la Lega Nord di Bozzolo e i suoi amministratori intendono precisare la volontà di mantenere fede al mandato elettorale in coalizione con il PdL, sempre ammesso e non concesso che lo stesso PdL lo voglia veramente. Lo spirito di collaborazione e di dedizione che gli otto amministratori della Lega Nord di Bozzolo, su undici di maggioranza, hanno sino ad ora saputo dimostrare, ha portato questa Amministrazione a tracciare un percorso propositivo e concreto.
Le differenze politico-culturali dei due partiti PdL e Lega, non hanno ostacolato l’attività amministrativa e le differenti posizioni dei componenti la coalizione (come viene accennato nel documento che ha letto Michele Saccani) hanno spesso rappresentato quella ricchezza culturale che nasce dal confronto e dal dialogo. (Ti ricordo, qui non è scritto, che in Consiglio non è mai stato dato un voto contrario all’ordine del giorno; certo che in Giunta ognuno esprime la sua opinione, ma poi si decide congiuntamente.)
Non si può prescindere però da alcuni punti fermi, come per esempio il rapporto di fiducia tra il Primo cittadino e i suoi collaboratori e tra l’Amministrazione e la Cittadinanza. Vicende private che possono intaccare tali rapporti, in quanto i ruoli istituzionali richiedono serietà ed onestà; non possono essere taciute, non possono essere nascoste o banalizzate e nemmeno usate per creare una crisi. La condivisione delle regole della trasparenza, il comportamento adulto di chi non crea lobby, di chi non è interessato a giochi di potere, favoriscono quella collaborazione auspicata, determinante per la prosecuzione della coalizione e dell’attività amministrativa, nell’ottica di un’unione di forze per poter affrontare i tanti problemi che coinvolgono il nostro territorio. Se gli assessori PdL hanno rassegnato le loro dimissioni in attesa di un pronunciamento del loro coordinatore provinciale, ai fini della rinegoziazione del nuovo assetto di Giunta, gli assessori della Lega hanno dichiarato al Sindaco la disponibilità a rinunciare alle loro deleghe qualora lo ritenesse opportuno, responsabilmente convinti di doverlo sostenere in questa delicata fase politico-amministrativa. Il Comune ha bisogno di continuare la propria attività amministrativa e non può permettersi il lusso di aspettare i tempi lunghi di una certa politica politicante. Segretario sezione Lega Nord di Bozzolo, a cui va il nostro ringraziamento.>

Sindaco:           <Anch’io mi unisco ai ringraziamenti.>

Valentini:         <Solo un appunto: intanto qui si conferma il clima non idilliaco che c’è all’interno della maggioranza, in più la faccenda dell’ufficio dell’ASL è costata 335.000 Euro al Comune di Bozzolo; un ufficio che altrimenti l’ASL chiudeva, nonostante abbia metà ospedale vuoto. In più per trent’anni l’ASL avrà l’uso di questi locali, senza pagare un Euro di affitto. Questo è l’affare che avete fatto.>

Sindaco:           <Poi ne parleremo, adesso possiamo andare avanti?>

Valentini:         <E tutti i progetti che avete, a parte via XXV Aprile, sono della vecchia Amministrazione.>

Sindaco:           <Adesso andiamo avanti con l’ordine del giorno.>

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