Il Sindaco: "Per anni ha insegnato lettere presso la scuola media di Bozzolo, distinguendosi per la sua professionalità e la sua umanità, nonché l’elevato coinvolgimento degli studenti nei progetti di studio e ricerca proposti e conclusi sempre con elevato profitto. Le pubblicazioni nate da tali progetti hanno sovente coinvolto non solo gli studenti delle scuole di Bozzolo, ma anche quelli dei paesi vicini.
Ha ricoperto la carica di consigliere comunale, distinguendosi per la sua estrema correttezza nei confronti dei colleghi, nella serietà ed onestà con cui ha sempre svolto l’incarico, con discrezione e puntualità ed infine per generosità nel rinunciare per lasciare spazio a colleghi più giovani.
Ha effettuato numerose ricerche in campo storico, culturale ed etnografico, dalle quali sono sorte le seguenti pubblicazioni: Il mondo arcobaleno; Oltre l’ombra: Giuseppe Paccini, un musicista da riscoprire; Potessi volare … e tante altre.
Ha inoltre curato la pubblicazione dei seguenti testi, sorti grazie a gruppi di ricerca e di rielaborazione di cui è stata promotrice e stimolatrice. Ne cito alcuni: Diario di una primavera: guida alla lettura di Primo Mazzolari: sussidi didattici per l’approfondimento e l’analisi del testo destinato alle classi medie della scuola secondaria; Quando la patria chiama: Don Mazzolari, Bozzolo, la guerra; Set da Bosul?: lavoro di gruppo scolastico.
Collabora inoltre da tempo con la redazione del periodico Sottovoce della Pro Loco di Bozzolo, anche realizzando interviste ai bozzolesi che si sono particolarmente distinti in campo culturale e lavorativo. Collabora inoltre con la Fondazione Mazzolari, realizzando articoli per la rivista Impegno."
Il Sindaco consegna alla professoressa Maria Teresa Balestreri riproduzione in argento della moneta “Doppia d’Oro dei Dieci Stendardi”, a riconoscimento dei suoi meriti.
Professoressa Maria Teresa Balestreri:"Io ringrazio l’Amministrazione comunale per questa generosità; non me lo sarei aspettato, quindi per me è stata una sorpresa. Non pensavo minimamente di meritarmi tanto, anche perché per Bozzolo e i bozzolesi, in fondo non ho fatto delle cose eccezionali. Va bhé, i quarant’anni di insegnamento, ma chissà quanti li hanno fatti quaranta anni di insegnamento. Tutti a Bozzolo, non so se questo è stato positivo o negativo per me e per gli altri, comunque li ho fatti tutti qua. Poi sì, qualche volta ho, in alcune occasioni, cercato di portare alla luce qualche cosa del nostro passato, per evitare che le nostre radici vadano completamente perse. Io sono molto legata al passato, ho cercato di instillare un po’ questo anche nei giovani quando ero a scuola, ma non credo di esserci riuscita, loro sono tutti legati al futuro, guardano solo al futuro, forse avranno ragione loro, lo scopriremo. Io non so se farò in tempo a scoprirlo, ma comunque per me il passato è molto importante, perché secondo me ci aiuta a ritrovare la nostra identità, eppoi è molto importante riprendere le fila del passato per conoscere meglio il presente; non ci può essere una rottura completa, e anche il ricucire e rivivere certi spaccati di vita paesana che io ho trovato lavorando un po’, è sicuramente molto importante, perché questi aiutano, arricchiscono ed aiutano a sensibilizzare. Certo c’è un rischio, il rischio di essere tacciati per altro che matusa, o con pregiudizi più buoni essere tacciati per inguaribili laudatores temporis acti, però alla mia età si può correre anche qualche rischio e quindi, se le forze mi assisteranno ancora, andrò di nuovo a scavare un po’nel passato. Grazie."
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